Le mie lezioni di programmazione sono strutturate in modo semplice e diretto, con l'obiettivo di rendere chiari i concetti più complessi. Preferisco lavorare su esempi pratici, perché credo che imparare facendo sia il modo migliore per affrontare la programmazione. Ogni lezione è pensata per dare agli studenti strumenti concreti da usare subito, cercando di farli ragionare passo dopo passo su com...
Le mie lezioni di programmazione sono strutturate in modo semplice e diretto, con l'obiettivo di rendere chiari i concetti più complessi. Preferisco lavorare su esempi pratici, perché credo che imparare facendo sia il modo migliore per affrontare la programmazione. Ogni lezione è pensata per dare agli studenti strumenti concreti da usare subito, cercando di farli ragionare passo dopo passo su come risolvere i problemi.
Mi piace essere disponibile a rispondere alle domande e cercare insieme soluzioni alle difficoltà che possono nascere. Sono convinta che imparare dalla propria esperienza, anche sbagliando, sia fondamentale per crescere. Cerco sempre di creare un ambiente in cui gli studenti non si sentano giudicati, ma sostenuti nel loro percorso di apprendimento.
Adatto la mia metodologia alle necessità di ciascuno, cercando di comprendere i punti in cui ogni studente può incontrare difficoltà. Non voglio che si sentano sopraffatti, ma piuttosto motivati a continuare a imparare e migliorare. In fondo, il mio obiettivo non è solo insegnare a scrivere codice, ma anche aiutare gli studenti a sviluppare una mentalità che li faccia sentire più sicuri e a loro agio con la programmazione.
Le mie lezioni sono anche un’opportunità per imparare insieme, e mi piace confrontarmi con gli studenti sulle soluzioni che propongono, per esplorare insieme diversi approcci. Credo che ogni errore sia una lezione, e cerco sempre di aiutare gli studenti a vedere gli errori come passi necessari per migliorare. Non mi preoccupo di fare tutto “perfetto”, ma preferisco un ambiente in cui ci si senta liberi di esplorare e crescere, senza paura di sbagliare. Mi piace anche fare in modo che gli studenti si sentano coinvolti e motivati, affinché possano trovare la programmazione interessante e, perché no, anche divertente.
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