Psicologa Clinica iscritta all'albo dell'ordine degli psicologi del Lazio.
Nella mia esperienza lavorativa, nell'ambito delle lezioni private, ho cercato sempre di capire le esigenze dell'altra persona e gli obiettivi che si era predefiniti. Il mio lavoro consiste nell'aiutarla a raggiungere gli obiettivi condivisi e di raggiungerli step by step. Le esigenze cambiano in base a chi ho di fronte,...
Psicologa Clinica iscritta all'albo dell'ordine degli psicologi del Lazio.
Nella mia esperienza lavorativa, nell'ambito delle lezioni private, ho cercato sempre di capire le esigenze dell'altra persona e gli obiettivi che si era predefiniti. Il mio lavoro consiste nell'aiutarla a raggiungere gli obiettivi condivisi e di raggiungerli step by step. Le esigenze cambiano in base a chi ho di fronte, per uno studente universitario la sua esigenza era capire la materia in questione e passare l'esame, quindi fin dalla primissima lezione cercavo di capire quale fosse il materiale d'esame e ci programmavano ogni settimana un determinato argomento e arrivati al nostro primo step, facevamo una simulazione d'esame sugli argomenti trattati fino a quel punto, per poi continuare passo dopo passo. All'avvicinarsi dell'esame facevamo il megaquiz in cui si ripeteva tutto il programma dall'inizio alla fine con domande a trabocchetto e poi facevamo un'ultima simulazione di esame con tutto il materiale.
Con i ragazzi del liceo, seguo lo stesso schema, ma il mio modo di fare lezione cambia, con lo studente cerco di inserire anche delle dinamiche di gioco e di cooperazione. Infatti ho chiesto ad un ragazzo di spiegarmi un argomento che aveva studiato individualmente e in maniera autonoma e io lo dovevo ascoltare, quindi con la dinamica nel role playing lo chiamavo professore e lui mi riprendeva come se fossi una studentessa. Inoltre con ragazzi con difficoltà nell'apprendimento e nella comprensione, cerco di utilizzare metodi alternativi come ad esempio mappe concettuali grazie alle quali tematiche astratte diventano più semplici da capire e più concrete. Con ragazzi con difficolta´ la prima cosa che faccio e´ capire e rispettare le loro esigenze e cerchiamo sempre di prefiggerci degli obiettivi condivisi raggiungibili nel breve e nel medio lungo periodo, in modo tale che posso vedere già dei risultati fin da subito. Inoltre cerco di affiancare il mio lavoro con un potenziamento cognitivo, soprattutto con i bambini delle scuole elementari e con alcuni ragazzi delle medie.
Per saperne di più
Vedi meno