Buongiorno a tutti,
oggi vi parlerò del mio modo di insegnare l'italiano agli stranieri, e più in generale anche l'inglese e il francese, lingue che insegno con un approccio e delle metodologie ben precise.
La mia didattica si basa principalmente sull'approccio comunicativo, che mette al centro la capacità di usare la lingua in modo efficace e spontaneo nella comunicazione reale.
Non si tratta...
Buongiorno a tutti,
oggi vi parlerò del mio modo di insegnare l'italiano agli stranieri, e più in generale anche l'inglese e il francese, lingue che insegno con un approccio e delle metodologie ben precise.
La mia didattica si basa principalmente sull'approccio comunicativo, che mette al centro la capacità di usare la lingua in modo efficace e spontaneo nella comunicazione reale.
Non si tratta solo di conoscere regole grammaticali, ma di saper interagire con gli altri, comprendere e produrre messaggi orali e scritti, gestire situazioni quotidiane o più complesse in lingua straniera.
A questo approccio affianco metodologie innovative, come la flipped classroom, o classe capovolta:
in questo modello, gli studenti vengono coinvolti attivamente già prima della lezione attraverso materiali che esplorano in autonomia (video, testi, podcast) e poi in classe lavorano in modo pratico, attraverso attività comunicative, progetti, giochi di ruolo e lavori di gruppo.
Questo permette di dedicare più tempo allo sviluppo delle competenze linguistiche, culturali e interculturali, con un focus particolare sull'uso autentico della lingua.
I contenuti delle mie lezioni si articolano su tre assi principali:
la comunicazione in lingua, attraverso conversazioni, simulazioni, scambi autentici,
la cultura italiana (o francese, o inglese), per immergersi nei diversi aspetti della società, delle tradizioni, della vita quotidiana,
e naturalmente la grammatica, affrontata sempre in modo funzionale alla comunicazione e mai come semplice esercizio astratto.
Per quanto riguarda l'insegnamento del francese e dell'inglese, oltre a questi aspetti, propongo anche percorsi di:
letteratura, che non è vista come studio mnemonico, ma come occasione per sviluppare il pensiero critico, ampliare il lessico e conoscere nuovi modelli culturali,
preparazione alle certificazioni linguistiche, attraverso un lavoro mirato su tutte le competenze richieste: comprensione e produzione orale e scritta, mediazione, interazione.
In ogni lingua che insegno, cerco sempre di valorizzare:
la partecipazione attiva degli studenti,
il contatto autentico con la lingua e la cultura,
e un apprendimento che sia al tempo stesso serio e motivante.
L'obiettivo finale è far sì che gli studenti diventino indipendenti nell'uso della lingua e si sentano parte di una comunità di apprendimento dinamica e accogliente.
Grazie per l'attenzione!
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