Ho già avuto molta esperienza nell'ambito delle lezioni in presenza riguardo lo studio della matematica. Cerco di mettere sempre lo studente a proprio agio e di creare un rapporto di fiducia nei miei confronti così da rendere più leggere le lezioni e le esercitazioni. Non faccio mai pagare la prima lezione, come una sorta di prova di verifica per conoscermi meglio e per io raccapezzarmi su cosa s...
Ho già avuto molta esperienza nell'ambito delle lezioni in presenza riguardo lo studio della matematica. Cerco di mettere sempre lo studente a proprio agio e di creare un rapporto di fiducia nei miei confronti così da rendere più leggere le lezioni e le esercitazioni. Non faccio mai pagare la prima lezione, come una sorta di prova di verifica per conoscermi meglio e per io raccapezzarmi su cosa si ha principalmente bisogno di aiuto. Dopo ogni argomento svolto a livello teorico dedico una o due lezioni (ma anche di più a seconda delle esigenze o dell'aiuto richiesto) agli esercizi, svolti con tanto di commento e dimostrazione per creare consapevolezza di ciò che si sta facendo e soprattutto instaurare fiducia nelle proprie capacità. Più di una volta mi è capitato di incontrare ragazzi che avevano solo blocchi emotivi verso la matematica e una volta trovata insieme la chiave di volta mi sono addirittura venuti a ringraziare per essere arrivati ai loro obiettivi. A fine lezione (la quale può andare da 1 a massimo 3 h al giorno) cerco sempre di fare un resoconto di tutto, così da riprendere gli argomenti che magari non sono facili da studiare in quel momento e che magari a casa vengono rivisti, in modo da seguire lo studente in tutto il suo percorso fino al raggiungimento dell'obiettivo. Non mancano le pause tra un'ora e l'altra: la mente dopo il troppo processare ha bisogno di riposo e anche di energie (di solito dò 10 minuti massimo, se l'argomento è abbastanza impegnativo invece cerco di spingere fino ad un punto di fermo per poi dare una "ricompensa di pausa" un po' più lunga).
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