Salve a tutti. Il mio nome è Annalisa e sono laureata in Architettura con una formazione classica.
In questo momento sto seguendo un percorso di studi per diventare docente, se riesco anche docente di sostegno. Contemporaneamente assisto mio figlio di 10 anni, che è in quarta elementare, nello svolgimento dei compiti pomeridiani. Quindi teoria e pratica.
Da quando seguo mio figlio ho capito ch...
Salve a tutti. Il mio nome è Annalisa e sono laureata in Architettura con una formazione classica.
In questo momento sto seguendo un percorso di studi per diventare docente, se riesco anche docente di sostegno. Contemporaneamente assisto mio figlio di 10 anni, che è in quarta elementare, nello svolgimento dei compiti pomeridiani. Quindi teoria e pratica.
Da quando seguo mio figlio ho capito che trasmettere conoscenza è un mestiere meraviglioso, complesso ma gratificante.
Infatti, lavorare con i ragazzi e guidarli nella formazione del loro bagaglio culturale e di un buon metodo di studio é un compito estremamente stimolante, pieno di soddisfazioni, che in pochi purtroppo ho visto apprezzare veramente.
A mio parere, per quanto riguarda le ripetizioni, il testo dello studente e il programma della scuola costituiscono il primo riferimento. Le metodologie devono essere le stesse utilizzate nelle scuole, eccetto ovviamente quelle che prevedono necessariamente la compresenza di più individui. Infatti io sostengo che le ripetizioni funzionano solo se individuali.
La lezione vera e propria è un'altra cosa.
Grazie allo studio che sto facendo ho capito che ogni bambino/ragazzo è un mondo a sé. Ogni individuo ha particolari caratteristiche, potenzialità ed esigenze. Pertanto "la trasmissione" di una disciplina, ma anche semplicemente di un concetto, va accuratamente personalizzata.
Grazie. Saluti.
Annalisa Martinelli
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