Nel mio modo di aiutare chi studia inglese, punto soprattutto sull’ascolto, la conversazione e l’interattività. Credo che una lingua si impari davvero quando la si vive, non quando la si studia solo con regole da memorizzare.
Per questo, cerco sempre di creare un ambiente tranquillo e stimolante, dove la persona si senta libera di parlare, provare, sbagliare e migliorare senza pressione. Lavoro...
Nel mio modo di aiutare chi studia inglese, punto soprattutto sull’ascolto, la conversazione e l’interattività. Credo che una lingua si impari davvero quando la si vive, non quando la si studia solo con regole da memorizzare.
Per questo, cerco sempre di creare un ambiente tranquillo e stimolante, dove la persona si senta libera di parlare, provare, sbagliare e migliorare senza pressione. Lavoro molto sulla pronuncia, sull’uso di vocaboli nuovi, e sulla comprensione orale, usando dialoghi, esempi pratici e conversazioni reali.
Non mi piace insistere sulla memoria o sulle regole fisse: preferisco che i concetti si capiscano davvero, anche attraverso giochi, ascolti, domande e situazioni concrete. Ogni persona ha il suo ritmo e il suo stile, e cerco sempre di adattarmi per rendere l’apprendimento utile ma anche leggero.
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