Christian Schneider

I concetti che mi restano più impressi sono quelli che i miei insegnanti e professori hanno saputo rendere affascinanti e coinvolgenti. Sono fermamente convinto che qualunque argomento possa interessarci, perfino il più lontano dai nostri interessi, se chi lo insegna riesce a farcelo vivere. Così, materie come fisica o chimica organica, che un tempo ritenevo impossibili da trovare stimolanti, con i giusti docenti sono diventate oggetto di curiosità e passione. Il mio metodo si basa quindi sulla ricerca della giusta angolazione con cui guardare una disciplina, perché ognuno di noi ha un proprio modo di vedere le cose. Molti studenti non comprendono l’utilità di certi argomenti perché spesso non viene loro fornita una visione olistica di ciò che studiano. Per questo diventa fondamentale contestualizzare le conoscenze, calandole nella realtà, per dare loro concretezza e trasformarle in strumenti utili a leggere il mondo che ci circonda. Perché, alla fine, studiare significa proprio questo: scoprire un frammento in più di come è fatto e di come funziona il mondo, indipendentemente dalla disciplina di riferimento. Una volta trovato l’interesse per la materia e la bellezza che essa racchiude, è essenziale affiancarle un metodo di studio solido. Dopo aver acquisito un’infarinatura generale su un concetto, è importante metterlo subito in pratica. Il mio metodo si fonda quindi su un ampio utilizzo di dibattiti, confronti e redazione di brevi elaborati, che permettano di applicare immediatamente ciò che si è appreso, preferibilmente calandolo in un contesto attuale. Una conoscenza può dirsi veramente acquisita solo quando sappiamo spiegarla in modo semplice e la utilizziamo con padronanza nelle nostre argomentazioni.