Davide Petrosino

Mi chiamo Davide Petrosino, nato e cresciuto nella provincia di Salerno ma trapiantato a Roma da ormai dieci anni. Posso dire con certezza che la fotografia ha fatto parte della mia vita dal momento in cui mi sono affacciato al mondo. Mio padre è stato un fotoreporter dagli anni '70 fino ai primi del Duemila, per poi dare una svolta alla sua carriera e diventare un restauratore di fotografie. Dunque, già dai miei primi anni, sono cresciuto circondato da rullini e obbiettivi. Ho superato la proverbiale paura del buio a forza di stare in camera oscura. Avevo già una generale infarinatura del processo fotografico quando a stento sapevo le tabelline. Va da sé che, dato il contesto, la mia formazione fotografica sia iniziata con l'analogico e, per molti anni a seguire, ho continuato a studiare sulle vecchie macchine di mio padre, rimandando il mio incontro con il digitale fino a quando non è stato indispensabile. Poi, crescendo, l'amore per l'immagine statica è stata affiancata da quello per l'immagine in movimento. Ho studiato Cinema prima all'università poi al Centro Sperimentale di Cinematografia. Sono diventato un regista e ho iniziato a farmi strada nel settore cinematografico. Ma la fotografia resta e resterà sempre al centro del mio mondo, una parte fondamentale di ciò che sono. Al giorno d'oggi, sembra che si possa imparare tutto da soli, con l'aiuto del web. Ma il mio percorso formativo, tra le tante nozioni e l'esperienza accumulata negli anni, mi ha insegnato una cosa fondamentale: nessun tutorial potrà mai sostituire un maestro. Soprattutto perché la Fotografia è solo in parte tecnica e nozioni. La prima cosa che va esercitata e formata è lo sguardo. Prima di imparare come impostare un diaframma, è necessario imparare a “guardare”. E per fare ciò non ci si può rivolgere automaticamente a un anonimo bacino di utenza, come farebbe un qualsiasi content creator. Bisogna trovarsi faccia a faccia con l'allievo, cercare di capire dove e come guardano i suoi occhi e, pian piano, indirizzarlo verso la propria personale visione. È un lavoro delicato, complesso ma estremamente affascinante. Per questo, sento che mettere le mie conoscenze al servizio di chi vuole imparare può essere per me motivo di grande soddisfazione.