Sono convinto che il fine ultimo dell'insegnamento sia fare emergere le doti e le peculiarità dell'individuo. Il mestiere del pedagogo è quello di una guida che può solo dare suggerimenti, non potendo in alcun caso costringere il proprio allievo. Ciò che più conta nella pratica musicale è il rispetto, sia esso verso lo strumento o verso il compositore. I modelli di insegnamento che più mi hanno influenzato sono derivati dalla concezione di Chopin, di Neuhaus, di Combe e di Leimer, basati sulla comprensione e sull'attenzione alla partitura, sulla "naturalezza" e "scioltezza" nel suonare, sull'eleganza, sulla poesia e sulla consapevolezza di sé. Ritengo che il musicista non possa e non debba limitarsi solamente al proprio ambito, ma debba aver piacere di ammirare ogni forma d'arte e di produzione intellettuale. Schumann disse: "L'estetica di un'arte è quella delle altre. Soltanto il materiale è diverso".
Disse Beethoven: "Non c'è quasi trattato che sia troppo dotto per me. Senza presumere di possedere una vera erudizione, mi sono sforzato sin dall'infanzia di comprendere il pensiero degli uomini migliori e più saggi di ogni tempo. Vergogna all'artista che non consideri una colpa il non spingersi almeno tanto lontano".
Tipo di lezioni impartite da Edoardo Maria Crepaldi
- Insegnante a casa
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Formazione: titoli, corsi e certificazioni