Io credo non esista una vera e propria metodologia, in quanto ogni persona è diversa ed ad esso va associato un metodo differente. Si devono sempre tenere conto le caratteristiche dell'allievo, ma attenzione! non solo quelle negative: quelle positive sono lo strumento migliore per infondere fiducia e lavorare di conseguenza in modo ottimale sulle lacune e sui punti deboli. I contenuti delle lezio...
Io credo non esista una vera e propria metodologia, in quanto ogni persona è diversa ed ad esso va associato un metodo differente. Si devono sempre tenere conto le caratteristiche dell'allievo, ma attenzione! non solo quelle negative: quelle positive sono lo strumento migliore per infondere fiducia e lavorare di conseguenza in modo ottimale sulle lacune e sui punti deboli. I contenuti delle lezioni vengono concordati e devono essere anticipati almeno qualche ora prima per permettere la massima preparazione ed efficienzandella lezione. per quanto riguarda le dinamiche delle lezioni: solitamente inizio facendo ricordare all'allievo ciò fatto in precedenza (ottimo metodo di recalling attivo) e poi si parte! Sinceramente, non mi piacciono nemmeno a me le lezioni monotone, in cui solo uno parla e il rapporto è passivo; èreferisco un modo più attivo di lavorare. Questo assicura non solo risulati più veloci, ma per la mia esperienza anche uno sviluppo di maggiore interesse da parte dell'allievo verso la materia e lo sviluppo di un metodo di studio consolidato e che non faccia pensare allo studio come ad una forzatura bensì come alla possibilità di arricchirsi. Qualora l'allievo non presenti un metodo di studio anche solo leggermente impostato e nei momenti più delicati (come ad esempio il passaggio da un ordine di grado di scuola a quello successivo) si provvederà a trovare il più adatto e a costruirlo durante le lezioni. L'obiettivo non è quello di accompagnare lo studente all'infinito, ma di fornirgli gli elementi necessari ad un proseguimento assolutamente autonomo e proficuo.