Ho lavorato molto con bambini stranieri, spesso con una mamma casalinga che parlava molto poco l'italiano, quindi durante le mie lezioni ho anche cercato di spiegare al meglio vari termini che per i bambini erano ancora "nuovi" o di cui non conoscevano del tutto il significato, tanto che posso dire di avere anche dedicato diverse ore al solo italiano, permettendo anche al bimbo più piccolo di entrare alle scuole elementari abbastanza avvantaggiato. Sono contenta, nonostante abbia vissuto in un paese piccolo, di aver conosciuto culture anche molto diverse dalla mia, questo mi ha aiutata molto ad approcciarmi in modo più aperto ed estroverso, sia coi bambini e ragazzi, sia dopo, in altri campi del lavoro.
Tendo durante la prima lezione a capire e approfondire il programma di studio, faccio domande sui vari argomenti, per capire quali sono e quanto vanno approfonditi. A seconda di come si trovava meglio il mio alunno, ho lavorato sia spiegando io quasi esclusivamente, sia lasciando che lui/lei ponesse a me tante domande e che trovasse da solo/a un filo logico/collegamento tra i vari argomenti, o, parlando ad esempio di biochimica, tra le varie sequenze di reazione/metabolismo/eccetera. Ho cercato di far sviluppare la capacità di fare un ragionamento logico e di collegare, di chiedersi "perché", evitando il mero studio di memoria. Ho testato periodicamente anche con miei esercizi e domande, ma spesso ci siamo dedicati a esercizi e compiti già programmati dalla scuola. Quando le difficoltà persistono tendo tanto ad aiutare e ripetere. Tendo a far ricordare concetti più mnemonici grazie anche a riferimenti personali, che possono rendere più facile la memorizzazione. Tendo a ripetere molte volte il concetto, sempre con lo stesso fine.