Emanuele

Sono ormai anni che insegno a ragazze e ragazzi del liceo, medie e perfino universitari, che hanno sempre avuto qualche problema con le materie scientifiche. tramite questo aiuto si sono IMMEDIATAMENTE visti i risultati tanto da aver incuriosito genitori e compagni. con il passare del tempo ho potuto ancor più affinare la mia tecnica d'insegnamento la quale parte con il CAPIRE il tipo di studente che ho davanti (timido, estroverso, capace o alle prime armi). Successivamente capisco l'obiettivo che ha la/lo studente che ho davanti, sia in termini di voto che in termini di interessi personali (bravo ma poco interessato oppure interessato alla materia ma con difficoltà ad arrivare al 6). A questo punto il mio lavoro diventa duplice; da un lato inizio fin da subito con il rivedere gli argomenti del prossimo compito in classe e magari tornare su argomenti passati e spiegarli in modo ovviamente CHIARO e suggerendo chiavi di lettura e 'trucchetti' non detti dall'insegnante, in tutto ciò sono solito assegnare volta per volta esercizi e/o compiti da fare in autonomia. In secondo luogo il mio compito è quello di spronare lo studente e farlo appassionare alla materia ed è proprio questo ciò che molti (insegnanti in primis) non capiscono. Per la mia esperienza posso infatti affermare che ho visto ragazzi insufficienti che, essendosi interessati alla materia e andando oltre alla pagina del libro, hanno raggiunto voti apparentemente irraggiungibili.
Ora sta a te decidere se provare a metterti in gioco e gioire dei RISULTATI o se continuare a sperare nella sufficienza!