Ettore Beccalli

Sono dotato di una grande capacità d'ascolto e il mio fine è quello di rendere autonomo lo studente che mi capita. Punto molto al dialogo orale e all'espressione delle idee che ritengo sia il metodo migliore al fine applicare le conseguenti regole grammaticali. Non ritengo di essere particolarmente esigente e severo. La metodologia che uso nelle lezioni è quella di far lavorare l'alunno magari nella ricerca di un termine che non sa tramite dizionario. Deve in sostanza darsi da fare e lo assisto in caso di difficoltà. L'obiettivo è quello di fargli raggiungere i risultati con le sue forze e il mio aiuto in caso di difficoltà. Contenuti e dinamiche delle lezioni variano in base alle esigenze specifiche richieste. Cerco sempre di alleviare la parte grammaticale con esempi ma soprattutto cercando di scatenale la fantasia e l'inventiva. Dinamiche fisse delle lezioni non ne ho. Seguo il detto "carpe diem". In merito ad eventuali lezioni di letteratura italiana in quel caso devo pianificarle per potermi pianificare la lezione. La letteratura mi è sempre piaciuta e quindi tendo sempre a considerare l'autore o il periodo in questione valutando il quadro completo (intendo quello storico, per poi inquadrare il periodo in cui l'autore vive). Detto questo posso solo dire che per un percorso personale ho fatto minimi studi di psicologia e di psicopedagogia che mi hanno aperto la mente sui più noti metodi d'educazione. Oltre che essere stato un percorso di studi per migliorare la mia personalità, li declino anche per l'insegnamento essendo particolarmente attento nell'individuare le esigenze dell'alunno non solo a carattere didattico ma anche emotivo e personale.