Flavia Ardito

Molto piacere :)
Innanzitutto bisogna comprendere quali siano le lacune o in generale le necessità dello studente.
Quindi parto dal mio personale ascolto attivo nei vostri confronti.
Nel momento in cui individuiamo il da farsi, potremmo iniziare con le spiegazioni.
Penso sia fondamentale per lo studente iniziare con la parte dell’ascolto attivo per assimilare le informazioni ma soprattutto capirle, per riuscire poi a rendere il concetto proprio.
Sono molto giovane anch’io e ancora sono una studentessa universitaria di Psicologia, ma sempre mi è stato chiaro che la prima forma d’apprendimento è: l’ascolto.
Da lì inizia tutto , come se fossero le fondamenta di un palazzo.
Partono gli interrogativi , inizia la curiosità dello studente nei confronti dell’argomento trattato, qualunque esso sia. Quindi non si tratta più di ripetere a memoria il compitino, ma di comprendere e di interessarsi davvero per iniziare poi a riportare l’argomento in classe con maggior sicurezza e soprattutto con maggior comprensione di ciò di cui si parla .
Ma chiaramente non basta l’ascolto, l’esercizio è fondamentale per completare questo processo, quindi la vera e propria messa in pratica dell’argomento trattato.
Sono dell’opinione che la conoscenza renda liberi da ogni punto di vista.
Fin dal liceo, facevo lezioni dopo scuola a bambini di elementari e medie e il mio metodo di insegnamento lo baso su questi fattori:
comprendere quale siano i punti deboli e punti di forza dello studente e da lì iniziare con la spiegazione dell’argomento trattato integrando piccoli esercizi di riassunto
Se invece più semplicemente serve una mano per la comprensione dei compiti per casa, più o meno si segue lo stesso schema.
Partiamo dell’argomento trattato individuando quali siano le difficoltà e effettuiamo un allenamento attivo con gli esercizi stessi