Francesco Centorbi

Sin da quando ero studente di giurisprudenza percepivo un distacco, come uno spazio vuoto, tra la realtà di tutti i giorni e i principi giuridici che andavo apprendendo, Questi ultimi mi apparivano come mere nozioni, non collegate tra loro, magari semplici da studiare ma assai complesse ove si trattava di dare loro un senso compiuto e realistico, In questo senso, mediante colloqui di 1 ora e mezzo ( un'ora non mi consente di applicare la mia metodologia di insegnamento) ,mi propongo di aiutare lo studente ad avvicinarsi alla materia e a preparare l'esame con la tranquillità che deriva da una precisa comprensione dei concetti e della loro applicazione sviluppando quella visione globale che consente di inquadrare le questioni di volta in volta proposte. Non intendo e non mi illudo di creare fenomeni ( quelli si sviluppano da se ed emergono autonomamente) , ma solamente professionisti qualificati e cPuò sembrare un lavoro inutile in quanto per preparare un esame universitario è sufficiente studiare e seguire le lezioni, per questo la mia proposta di collaborazione si rivolge a tutti coloro che, come me, si trovano di fronte ad un mondo, quello giuridico, che può talora apparire ingiusto e paradossale nelle sue conseguenze e nelle sue correlazioni con la realtà esterna. Le singole lezioni avranno dunque lo scopo di comprendere i concetti e interpretare correttamente le parole usate dal legislatore, anche per acquisire esperienza in fatti di questioni di legittimità di una legge. Vorrei che i nuovi colleghi avessero tutti questo approccio maieutico e scientifico per non ridurre il diritto e la legge ad un insieme di veti o concessioni che talora appaiono privi di senso e più difficili da ricordare,


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