Il mio metodo è dinamico, cioè: da subito si decide il percorso che svolge l'allievo e ovviamente viene chiesto quale è l'obiettivo che vuole raggiungere l'allievo. L'importante è che l'allievo sia motivato e non spinto dall'esterno, sia appassionato e pronto a intervenire a ogni sollecitazione. Personalmente non inizio le mie lezioni con concetti difficili ma partendo da ciò ceh sa il ragazzo o...
Il mio metodo è dinamico, cioè: da subito si decide il percorso che svolge l'allievo e ovviamente viene chiesto quale è l'obiettivo che vuole raggiungere l'allievo. L'importante è che l'allievo sia motivato e non spinto dall'esterno, sia appassionato e pronto a intervenire a ogni sollecitazione. Personalmente non inizio le mie lezioni con concetti difficili ma partendo da ciò ceh sa il ragazzo o la ragazza e permettergli di fare immediatamente pratica. L'approccio è pratico/teorico e anche ludico. La mole di lavoro da assegnare all'allievo varia e dipende dal tempo che uno vuole dedicare allo strumento (prima di far comperare uno strumento, si cerca di affidare uno strumento calibrato sulle potenzialità e sulle necessità del ragazzo, non faccio mai comprare subito uno strumento che costa molto, come il pianoforte, ma semmai una tastiera pesata). Dalla mia esperienza, pian piano che si cresce, aumenta la mole di esercizio e di bagaglio culturale,e quindi è necessario far nascere e far venire fuori dallo studente la propria personalità musicale, il proprio estro, e così indirizzare meglio l'allievo, evitando perdita di energia e tempo.