Giovanni Passariello

Lavoro come assistente di regia all'interno di una compagnia teatrale, dove mi occupo non solo degli aspetti pratici legati alla messa in scena, ma anche della scrittura, che spazia dalla letteratura tradizionale a quella non fiction. Sono laureato in Lingua e Letteratura Tedesca, un percorso che mi ha permesso di acquisire una solida base linguistica, arricchita da una buona competenza anche in inglese e spagnolo. La mia formazione accademica si è poi completata con una laurea specialistica in Linguistica Testuale, un campo che mi ha aperto gli occhi sulle dinamiche profonde del linguaggio e sulle sue applicazioni nella comunicazione.

Oltre all'attività teatrale, sono coinvolto attivamente in un progetto molto significativo che riguarda un laboratorio di drammaturgia presso il carcere di Secondigliano. Il laboratorio, che conduco con la compagnia per cui lavoro, è centrato sull'Antigone di Sofocle, un'opera che offre spunti di riflessione sulla giustizia, la legge e la moralità, temi universali che risuonano anche in contesti difficili come quello carcerario. Questo progetto mi consente di portare il teatro in luoghi dove la cultura può diventare uno strumento di riscatto e di crescita personale per chi vive in situazioni di marginalità.

Sono anche un appassionato di letteratura e cinema, due ambiti che seguo con interesse e nei quali mi sto attualmente cimentando con progetti personali. Sto scrivendo un libro che racconta la memoria della mia famiglia, cercando di tracciare un legame profondo tra passato e presente. Parallelamente, sto lavorando alla realizzazione di un film che intendo presentare in concorso quest'anno, un progetto che mi entusiasma e che mi sta permettendo di esplorare nuovi linguaggi e modalità di espressione.

Le mie esperienze mi hanno permesso di sviluppare buone capacità comunicative, che considero fondamentali per creare un ambiente di lavoro positivo e produttivo. Ritengo che il coinvolgimento attivo delle persone sia la chiave per raggiungere risultati eccellenti, sia nel campo artistico che in contesti educativi o formativi. Infatti, il mio approccio alla didattica è sempre personalizzato e si adatta alle esigenze di ciascun alunno o allievo. La metodologia che scelgo varia in base alla persona con cui lavoro, poiché credo fermamente che ogni individuo abbia il proprio modo di apprendere e che il ruolo dell'insegnante sia quello di individuare la strategia migliore per favorire il processo di crescita.

Un altro aspetto che considero fondamentale nel mio lavoro è l'ascolto. Credo che la capacità di ascoltare sia la base per instaurare un rapporto di fiducia reciproca, essenziale per qualsiasi collaborazione proficua. L'ascolto attivo, infatti, consente di capire meglio le necessità, le difficoltà e le potenzialità di chi si ha davanti, e permette di costruire un percorso che porti al raggiungimento degli obiettivi prefissati.

Sono convinto che per ottenere risultati concreti e soddisfacenti, sia in ambito professionale che educativo, sia indispensabile un approccio basato sulla sincerità e sull'onestà. Solo creando un ambiente di trasparenza, dove ogni parte coinvolta può esprimersi liberamente, è possibile raggiungere i massimi obiettivi, sia personali che collettivi. Insieme, con dedizione e impegno, saremo in grado di stabilire un percorso che, nel più breve tempo possibile, porterà a realizzare i risultati sperati, creando una sintonia che sarà la chiave per il successo di qualsiasi progetto.