Giulio Piazza

Le mie lezioni sono sicuramente ludiche, ma non per questo poco professionali.
Sono uno di quei ragazzi che a scuola studiava poco, ma sono comunque riuscito a prendere 100/100esimi in un liceo classico.
Credo che alla base dell'apprendimento ci siano l'interesse, la passione e la stima; il mio obiettivo è far accrescere nell'alunno tutte e tre queste caratteristiche.
L'interesse per la materia, dato che nessuno impara qualcosa che non gli interessa, e che è forzato ad imparare. Il mio obiettivo è dare nozioni utili, uniche ed efficaci, dando anche molti consigli, ma senza mai far sentire l'alunno annoiato o irritato (Errore dove spesso cadono i professori liceali).
La passione è sicuramente l'obiettivo più difficilmente perseguibile dei tre sopracitati; quella è innata, la materia o ti piace, o non tipica, c'è poco da fare. C'è però una cosa che piace inevitabilmente a tutti, migliorare ed essere bravi in qualcosa. Tramite il mio insegnamento e le mie lezioni, non voglio far appassionare alla materia, ma all'apprendimento, al migliorare se stessi, e, vi assicuro, che a quel punto, la passione per la materia verrà da se, senza neanche farci caso.
La terza è la stima, la mia più grande sfida. Ottenere la stima dell'alunno è l'unico obiettivo che fisso per me e non per l'alunno, o meglio, non direttamente. Come ho detto in precedenza, non sono mai stato un topo da biblioteca, però una grande motivazione nello studio la traevo dal non voler deludere i miei professori, data la profonda stima che provavo nei loro confronti. Io spero che l'alunno questa stima possa provarla per me, oltre che ovviamente per il professore, e che non voglia deludermi e riesca, da questo timore, ad appassionarsi e dare il meglio di se nell'apprendimento della materia.