Giuseppe Cuoccio

Mi sono laureato in triennale con una tesi sul concetto di Comune raffrontato a quello di Universale e in magistrale con una tesi su Hegel e la filosofia della religione. Generalmente prediligo la lezione frontale, ma credo fortemente nella diversità e nella varietà degli approcci.

In particolare, nel caso della Filosofia, lavorare sui testi, permettere al discente di verificare la sua capacità di applicare alla vita quotidiana o a questioni personali, politiche, storiche i vari sistemi di pensiero che si studiano, ritengo sia fondamentale.
Inizialmente sarà opportuno conoscere il discente, le sue esigenze e le sue difficoltà e, lezione dopo lezione, si avrà modo di dar vita a un approccio di insegnamento "su misura". Ricorrere a prospettive esterne su determinati autori sarà nondimeno una delle cifre del mio modo di insegnare. Servirà a semplificare e a vivacizzare l'apprendimento.
Mi piace molto lavorare facendo riferimenti a cinema e serie tv. Sono il metatesto filosofico fondamentale della nostra epoca.

Di fatto - e per ovvie ragioni - a scuola è inevitabile incorrere in una certa standardizzazione dell'insegnamento. La conseguenza è che qualcuno possa sentirsi lasciato indietro e, per di più, avere l'impressione che questo accada per colpa sua, perché è "meno bravo". Non è affatto così. Tutti possono capire. Quello che occorre è tempo, attenzione e qualcuno dall'altra parte che sia interessato a far capire e a farsi seguire.

La Filosofia è molto più pratica di quanto si possa pensare, basta spogliarla di una certa aura di esclusività. Quella che sembra dire "solo per addetti ai lavori". La Filosofia è di tutti ed è per tutti. E salva la vita, la forma, permette di trovare la propria strada, non solo esistenziale - come se fosse poco! - ma anche lavorativa.