Ilaria

Nata in un - non proprio piccolo - paese della provincia romana e cresciuta tra quest’ultimo ed un piccolissimo borgo della provincia cosentina, ho iniziato a non essere più soltanto una “girovaga” nel periodo tra il 2012 ed il 2015, quando ho deciso di rendere proficui i miei viaggi lavorando come venditrice di prodotti cosmetici biologici nelle maggiori fiere italiane.
Dopo una sosta nel mio paese natìo, ho conseguito la laurea in relazioni internazionali e svolto uno stage di sei mesi per un caf-patronato, per il quale mi occupavo inizialmente di reception, successivamente di assistenza fiscale.
Da settembre 2018 a maggio 2020, ho poi lavorato per un'agenzia di personale per assistenza domiciliare, all'interno della quale mi occupavo dell'iter di ricerca e selezione a 360 gradi.
Al contempo, forse nostalgica del mio “lato itinerante”, ho svolto l'attività di promoter per lo Sziget, il più grande Festival europeo.
Al termine di queste avventure, tra i mesi di maggio e luglio 2020, ho collaborato con la sede nazionale di un patronato, occupandomi di comunicazione e consulenza aziendale.
A marzo 2021, a seguito di un breve break, ho conseguito l'abilitazione all'esercizio della professione di operatrice fiscale e, da febbraio a luglio 2021, ho collaborato con studi commerciali e Caf per la campagna fiscale.
Nei mesi di novembre e dicembre, mi sono occupata di consulenza per una piccola agenzia di personale per assistenza domiciliare e, tra ottobre e luglio, ho lavorato a Varsavia come rappresentante delle operazioni commerciali per Groupon, ma il mio obiettivo è stabilizzarmi e crescere professionalmente in Italia, dedicandomi a ciò che mi fa stare meglio.
Le esperienze, molteplici e variegate, fin qui maturate, mi hanno portata a voi perché grandi sono la voglia e l’esigenza di raggiungere questa tappa indispensabile alla mia, prima che figura, persona, per riempire completando - tracciando una linea di demarcazione - la seconda e le pagine a seguire.
Empatia, solarità, analiticità e trasparenza sono senza dubbio le mie carte vincenti che metterei volentieri in tavola.