Leonardo Vacca

Amo lo studio in tutte le sue forme. Unisco pratica e teoria, mente e corpo e credo fermamente nella natura universale dell'uomo. Lo studente non è un sacco da riempire di nozioni e presunte verità egli è già portatore di un sapere in potenza dal quale si deve estrarre l'estro e le capacità grazie alle quale può accedere a ogni sfumatura della conoscenza. Se volere è potere sapere è volere quello che si fa e così da permettere di fare quello che si vuole. Alcuni dicono che studiare non serve a nulla ma per capire ciò è d'uopo studiare. Questi e altri punti fermi li ho maturati attraverso un percorso variegato di sudi, il quale ha spaziato dalle discipline tecnico scientifiche a quelle umanistiche passando per una costante pratica su campo. Come da ragazzo studiavo elettronica e così facevo lavori estivi più o meno attinenti, come nell'ambito delle costruzioni, delle istallazioni o semplicemente della ristorazione e turismo; all'università oltre che studiare la mia disciplina in biblioteca ho viaggiato e toccato con mano e su campo i risvolti reali di essa. Il continuo confronto con altre culture e lingue, le estenuanti tratte fatte a piedi e con mezzi di fortuna, gli incontri-scontri in ambito sportivo (grazie al quale gli adulti così come i bambini nel gioco, trovano un punto comune) mi hanno permesso di ampliare le mie vedute e così alimentare la volontà di donare agli altre le possibilità che ho avuto. Ho ancora molto da imparare e vorrei farlo anche e soprattutto attraverso il confronto con nuove persone. Perché l'insegnante prima che insegnare apprende dallo studente.