Dapprincipio preferisco comprendere che tipo di rapporto posso avere con lo studente, vedere se riesce a seguire, quali sono le sue conoscenze di base in materia e se preferisce un tipo di approccio più meditato e lento, oppure se gradisce una ricezione più immediata. Cercare di capire se l'intelligenza di un allievo sia più mnemonica, visiva o talora emotiva, credo che debba essere il "tu devi"...
Dapprincipio preferisco comprendere che tipo di rapporto posso avere con lo studente, vedere se riesce a seguire, quali sono le sue conoscenze di base in materia e se preferisce un tipo di approccio più meditato e lento, oppure se gradisce una ricezione più immediata. Cercare di capire se l'intelligenza di un allievo sia più mnemonica, visiva o talora emotiva, credo che debba essere il "tu devi" necessario per ogni insegnante. Non tutti apprendiamo allo stesso modo, ma tutti siamo sufficientemente intelligenti per imparare tutto, basta solo comprendere il nostro metodo. Ho infatti letto libri di pedagoghi come Gramsci, Cambi, Serpe, Dewey e Rousseau, tengo in disprezzo il metodo Gentile del "chi sa, sa insegnare" poiché ritengo che insegnare sia un talento eluso dalla conoscenza. Ho già fatto un po' di esperienza dando ripetizioni di storia contemporanea e lì ho potuto capire quanto mi piaccia riuscire a creare una certa empatia, o ripetere a più non posso determinati concetti che ritengo già a priori complessi. Reputo anche fondamentale integrare con alcuni aneddoti utili a comprendere qualcosa che possa apparire più ostico; per esempio, nell'ambito filosofico, credo che quanto di meglio possa fare un insegnante sia attualizzare i concetti, tentare di rendere Platone o Hegel vivi e immersi nella società odierna, altrimenti risulta un'insalata di parole vane. Similmente faccio e ho fatto in storia - recentemente ho parlato della migrazione siciliana dei primi del Novecento mostrando le somiglianze e le divergenze con quella dei giorni nostri. Spero infine di sentirmi dire quante più volte possibile che "l'allievo ha superato il maestro", altrimenti non sarei minimamente qui.
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