Martin Cafiero

Fin dalle medie mi alleno aiutando amici in difficoltà con le materie scientifiche, per le quali ho sempre avuto una grande passione e forse anche una predisposizione. Ho studiato per un anno in una scuola privata inglese e lì ho fatto attività di tutoraggio di fisica, matematica, chimica e biologia per altri ragazzi stranieri che non conoscevano bene l'inglese.
Avendo saltato la prima elementare, l'anno scorso ho dato l'esame di maturità passando con 95 (e lo sdegno degli insegnanti di arte e latino).
Ho passato i primi esami con la media del 30 e mi sono reso conto, studiando con compagni dell'università, che mi riesce facile trasmettere agli altri le mie conoscenze, grazie ad una comprensione che parte da delle solide basi per approdare in concetti più complessi e articolati.
Spero, dando ripetizioni, di aprire ad un modo di studiare le scienze diverso da quello che viene spesso insegnato (o non insegnato), che si basa sulla voglia di scoprire i fenomeni della realtà e sulla consapevolezza che le leggi che li regolano sono scritte nei libri fisica, in lingua matematica.
Credo che le difficoltà che tanti studenti incontrano con queste materie siano spesso figlie di un approccio poco coinvolgente alla matematica e alla fisica, che a prima vista sono molto distanti dalla realtà. Ci si dimentica di spiegare passo per passo come si è arrivati ad alcune scoperte, e gli studenti pensano che comprendere la fisica sia il destino di una minoranza. In realtà basta un po' di sforzo nella direzione giusta per capire veramente il primo capitolo, e l'interesse per il secondo viene spontaneo. È la cosa più bella di questi studi: lo sforzo e l'interesse si alimentano l'un l'altro: basta una piccola spinta.