Mattia

Solitamente quando devo fare una lezione mi faccio dire in anticipo l'argomento è quali sono le principali difficoltà in moda da farmi già un idea di come svolgere la lezione. Mi piace iniziare facendo due chiacchiere perché se si é in "confidenza" si lavora meglio. La lezione ha due possibili approcci a seconda della preparazione dello studente, se conosce già la teoria facciamo insieme gli esercizi per casa e se non c'è ne sono/se non sono abbastanza ne seleziono alcuni io, di solito faccio gli esercizi in contemporanea con lo studente e li svolgo passaggio per passaggio con la metodologia che usa lo studente in modo che se lui commette errori può facilmente trovare dove ha sbagliato confrontando gli esercizi. Se invece non conosce sufficientemente la teoria é necessario riprenderla in mano, dopo una rilettura veloce insieme sono solito fare schemi insieme, in modo che poi gli risulti più facile e veloce ripassare, dopodiché si passa agli esercizi. Finita la lezione sono solito assegnare dei compiti in base ovviamente alla disponibilità di tempo dello studente e al tempo che manca al compito in classe. Se per caso allo studente non venisse qualche esercizio e proprio da quello che inizieremo nella lezione successiva. So che questo tipo di approccio molto sistemico può sembrare noioso, ma in nelle verifiche di matematica come di fisica spesso la difficoltà sta nel fare un determinato numero di esercizi in breve tempo ed è quindi chiaro che la chiave del successo sia la quantità di esercizi propedeutici svolti, é per questo che ho sempre trovato questo metodo efficace. Chiaramente vengo anche incontro alle richieste degli studenti e se necessario si può organizzare la lezione in maniera diversa.