Michele

Lo studente presenta gli esercizi che non riesce, così si individuano i buchi da colmare.
Le lezioni si basano su documenti in power point preconfezionate personalmente; insistono su spiegazioni reali e pratiche di uso comune, e non richiedono memorizzazioni particolari di formule matematiche.
Lo scopo è di riallineare e riagganciare lo studente al programma scolastico per renderlo autosufficiente a seguire le lezioni in classe ed eseguire gli esercizi con sicurezza e autostima.
E' successo che molti allievi hanno risolto le loro difficoltà al primo colloquio / lezione, solo con le informazioni di chiarimento dei termini usati in classe. Per la maggior parte dei ragazzi i termini nuovi mal predispongono a seguire il programma.
Per altri è stato sufficiente ripetere con esempi pratici le lezioni degli anni precedenti, e portarli alla visione quotidiana dell'uso della materia studiata. Per molti genitori è in uso il concetto che "ah, ma queste sono cose di scuola, per cui non interessano più di tanto".
Purtroppo questo concetto infonde negli scolari l'inutilità della scuola stessa nel suo complesso, e li porta a dedicare poche risorse in termini di sfozo nell'apprendimento, e al disuso di tutti i concetti ed esempi proposti.
Serve, quindi, il coinvolgimento della famiglia, dove è possibile, e l'autonomia di uso delle informazioni proposte ed usate nella vita reale e quotidiana. Per portare l'allievo alla necessità di uso anche, se non soprattutto, in un possibile futuro lavoro, improntato alle proprie scelte e/o inclinazioni personali. Per cui già dalla prima lezione, di solito gratuita per conoscersi, si può decidere quanto e dove intervenire.