Sono laureato all'università di Bologna, in Lettere Classiche. Attualmente frequento il corso magistrale in Filologia classica.
Sono fortemente convinto che il metodo scolastico sia limitante e limitato da molti punti di vista. Spesso infatti non si premura di fare conoscere agli studenti gli autori attraverso le loro opere, ma solo per via di riassunti, solo attraverso i 'manuali'. Perché ci imp...
Sono laureato all'università di Bologna, in Lettere Classiche. Attualmente frequento il corso magistrale in Filologia classica.
Sono fortemente convinto che il metodo scolastico sia limitante e limitato da molti punti di vista. Spesso infatti non si premura di fare conoscere agli studenti gli autori attraverso le loro opere, ma solo per via di riassunti, solo attraverso i 'manuali'. Perché ci impediamo di leggere gli autori di cui tanto parliamo? Per paura della voluminosità delle opere? Io invece credo che il leggere non possa che aiutare gli studenti a capire l'argomento di cui si stanno occupando.
Quando arrivai all'università e per la prima volta feci l'esperienza di allargare lo sguardo al panorama letterario italiano, del fermento culturale dei secoli che ci hanno preceduto, pensai di aver commesso qualche errore nel processo della mia formazione. I fenomeni culturali e artistici non sembravano più così vuoti di significato, ma mi pareva valesse veramente la pena di approfondirli.
In effetti, che cos'è in fondo la letteratura se non la necessità di afferrare un qualche pezzo di carta o di materiale su cui fissare una volta per tutte le cose che ci vengono in mente? E lo studio di essa non è altro che lo studio dell'essere umano, da sempre, da quando finalmente si riuscì a trovare un modo per elaborare i propri pensieri con le parole scritte.
Spero di poter fornire allo studente/studentessa i mezzi necessari per apprezzare lo studio delle lettere di qualsiasi forma e specie, lo studio profondo dell'essere umano.
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