Sono un ragazzo che studia fisica quindi durante le mie lezioni non posso che seguire un approccio completamente diverso. La metodologia che prediligo infatti è quella di giungere, insieme allo studente, al risultato o alla risposta di un problema. Eccetto chiaramente per alcuni esercizi di pura matematica che hanno bisogno di essere controllati sin dall'inizio, dove adotto un approccio più prati...
Sono un ragazzo che studia fisica quindi durante le mie lezioni non posso che seguire un approccio completamente diverso. La metodologia che prediligo infatti è quella di giungere, insieme allo studente, al risultato o alla risposta di un problema. Eccetto chiaramente per alcuni esercizi di pura matematica che hanno bisogno di essere controllati sin dall'inizio, dove adotto un approccio più pratico: se l'esercizio risulta sbagliato molte volte è per la fretta o per la disattenzione, ciò non implica che i passaggi siano errati, perciò è necessario comprendere se gli errori commessi sono di distrazione oppure legati ad un apprendimento errato della materia, che quindi porta a errori concettuali che bisogna spulciare subito.
Per la parte teorica è importante, anche qui, capire cosa si sta dicendo. La matematica e la fisica di possono solo capire, mai imparare a memoria. "L'imparare a memoria" è, di per sé, poco utile e molto dispendioso di tempo. Piuttosto rispiego cento volte i concetti che non sono chiari, perché prima o poi una mancanza di attenzione o una perdita temporanea di memoria possono intaccare un voto.
Perciò, lezioni molto dinamiche, pratiche ma soprattutto costruite con l'alunno.
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