DIFESA PERSONALE: UN ATTEGGIAMENTO DI VITA
I grandi pensatori orientali che discutono sull'arte del conflitto pongono l'accento non sull'inevitabilità della soluzione violenta ma su una tecnologia dell'attenzione che valuta
le dinamiche in gioco e tenta di condizionare ciò che accadrà in seguito.
Fino al punto, se possibile, di non farlo accadere.
Non esserci o andarsene per salvaguardare la pr...
DIFESA PERSONALE: UN ATTEGGIAMENTO DI VITA
I grandi pensatori orientali che discutono sull'arte del conflitto pongono l'accento non sull'inevitabilità della soluzione violenta ma su una tecnologia dell'attenzione che valuta
le dinamiche in gioco e tenta di condizionare ciò che accadrà in seguito.
Fino al punto, se possibile, di non farlo accadere.
Non esserci o andarsene per salvaguardare la propria incolumità non è paura bensì semplice ed utile saggezza, un atteggiamento che oggi definiamo percezione del rischio.
Prevenire, valutare e se serve reagire con la necessaria determinazione sono gli elementi unici e fondanti di una sequenza di scelte comportamentali che possono assumere una grande importanza in tanti aspetti della nostra vita e del nostro lavoro.
L'ATTEGGIAMENTO GIUSTO AL MOMENTO GIUSTO
Evitare una truffa o un furto non comporta scelte o gestioni diverse da quelle che possiamo utilizzare per difenderci da un'aggressione fisica o verbale di qualsiasi genere.
Troppo spesso siamo di fronte ad un ambito mediatico in cui i soliti guerrieri cinematografici cercano la soluzione negativa senza riflettere su possibili soluzioni in positivo del problema.
Autodifesa non e' andare al centro commerciale delle arti marziali per rifornirsi di gesti efficaci da utilizzare con le modalità e la noncurante violenza del videogioco.
Autodifesa e' un percorso modulabile ed elastico che previene/analizza le situazioni tentando di costruire percorsi positivi.
PERCHE' DIFESA PERSONALE E NON ARTE MARZIALE
RISCHIARE?
Progettare una gestione anche minimale dell'autodifesa come fosse una collezione di gesti tecnici atti a limitare o annullare una qualsiasi forma di aggressione fisica o psicologica e' una visione tanto riduttiva quanto non priva di rischi.
Riduttiva, perché tralascia le necessarie riflessioni sui contesti e sulle relazioni tra gli attori.
Pericolosa, perché rende automatica e dovuta una una risposta violenta che può innescare dinamiche il cui esito negativo e' difficilmente prevedibile.
O PREVENIRE?
Un relazionarsi con la realtà che non deriva da considerazioni emotive ma da un'analisi dei processi, delle relazioni, degli eventi e delle possibili conseguenze.
Un'idea di problem solving che dalla normale attenzione quotidiana si apre a dimensioni molto più complesse e problematiche.
Un percorso che si basa innanzitutto sulla prevenzione, sull'attenzione e sulla capacita' di non partecipare a scontri spesso causati da inutili forme di orgoglio o da atteggiamenti palesemente immaturi.
E' comunque evidente che una volta poste in essere tutte le possibili forme di prevenzione ed analisi si potra' o dovrà comunque arrivare a confrontarsi su un piano strettamente fisico.
Da cui la necessita' di prendere in considerazione ed allenare metodi e mezzi atti a dissuadere o annullare minacce evidenti e gesti violenti.
Ma e' importante che questa “extrema ratio” non sia esclusivamente indirizzata ad una fantasiosa eliminazione dell'avversario quanto e sopratutto alla nostra salvaguardia.
E per concludere un pensiero sulla quotidianità che appartiene a tutti noi.
Una giusta dose di corretto esercizio fisico realizzata in un ambito tecnico in cui socialità e relazioni sono valori fondanti non potrà che far bene alla qualità della nostra vita.
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