Mi chiamo Natascia Pedrazzini, mi sono laureata nel luglio 2011 presso l’università degli studi di Milano-Bicocca al corso di laurea triennale in Scienze dell’educazione (L-19).
Ho esperienza decennale in diversi setting educativi, con varie tipologie di utenza. Ciò mi ha permesso di affinare le competenze socio-psico-pedagogiche maturate durante la formazione universitaria, sviluppando uno sgu...
Mi chiamo Natascia Pedrazzini, mi sono laureata nel luglio 2011 presso l’università degli studi di Milano-Bicocca al corso di laurea triennale in Scienze dell’educazione (L-19).
Ho esperienza decennale in diversi setting educativi, con varie tipologie di utenza. Ciò mi ha permesso di affinare le competenze socio-psico-pedagogiche maturate durante la formazione universitaria, sviluppando uno sguardo poliedrico sulle diverse situazioni, oltre che un'ottima resilienza. Ho ottime dote comunicative, veicolate dall’empatia e da un’osservazione clinica, calandola nel singolo caso e senza esularla dal contesto in cui avviene. Ho altresì sviluppato capacità nella gestione e conduzione di piccoli e grandi gruppi, mettendo in campo capacità di mediazione tra minori, così come tra adulto e bambino.
Ho svolto la mansione di educatrice professionale nella scuola d’infanzia e di primo grado, come sostegno alla disabilità e all’integrazione. Ho altresì fatto interventi educativi domiciliari affiancando un ragazza delle scuole medie nello svolgimento dei compiti. Nello specifico, ho saputo creare una relazione di qualità, mettendo in campo gli opportuni strumenti pedagogici per valorizzare le risorse personali, così da giungere a un apprendimento più efficace e soddisfacente.
Mi avvalgo di ausili che mi aiutino a monitorare, passo dopo passo, lo svolgersi del percorso, notando i cambiamenti, apportando modifiche in itinere, se necessario, fino a valutare l’esito finale. Grazie all'approccio metodico e alla costanza che metto nel servizio, riesco a essere precisa e puntuale per tutta la durata dell’esperienza.
Do valore alla collaborazione, al lavoro in sinergia e rendo parte attiva l’alunno/a che seguo, non rendendo la relazione unidirezionale e calata dall’alto.
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