Sono un Pianista e Compositore, laureato in "Arti Musicali con specializzazione in Composizione" alla U.N.A. (Università Nazionale dell’Arte, Argentina).
Ho più di 10 anni di esperienza nell'insegnamento del pianoforte, della teoria musicale, di analisi e composizione e attualmente insegno sia in scuole di musica che privatamente presso il mio studio.
Ho studiato pedagogia al Kodaly Institute in Ungheria.
Ho vinto 3 concorsi di composizione e lavoro attualmente come professore, pianista solista e maestro accompagnatore d’ opera.
Metodologia:
La mia metodologia si concentra sullo sviluppo di un repertorio scelto in base al gusto e alle esigenze particolari di ogni studente. Partendo da queste basi, vengono trasmessi i concetti tecnici e teorici necessari per suonare lo strumento.
L'approccio didattico prevede di approfondire la teoria a partire dalla pratica.
Nella fase iniziale si impara a suonare attraverso l'imitazione, l'uso delle posizioni e degli schemi fisici; nella seconda fase l'attenzione è rivolta all'apprendimento della lettura, attraverso un metodo semplice e veloce, mediante cui si impara a studiare e memorizzare, in modo da potersi poi concentrare gradualmente, nella terza fase, sullo sviluppo dei concetti tecnici e strumentali necessari per una buona interpretazione, tenendo avendo sempre come riferimento il risultato musicale.
Molti dei miei allievi mi descrivono come un professore molto paziente, ma, personalmente, sento che, al di lá della pazienza, ho interesse e cura verso ogni persona a cui dò lezioni. Per me, infatti, è molto importante capire i bisogni pedagogici di ognuno e trovare le soluzioni specifiche alle problematiche particolari di ogni allievo.
La mia ricerca si basa sul rendere l'esperienza dell'apprendimento il più dinamico e coinvolgente possibile, puntando sulla creatività e il piacere di suonare musica...che, in realtà, è ciò che davvero importa.
Per me l'arte costituisce una via verso una conoscenza più profonda del mondo e di se stesso e aiuta a vivere una vita più piena.
C`è un racconto cinese nel quale si narra che Confucio portava in una mano un secchio di riso e nell'altra un secchio di fiori. Alla domanda sul perchè di questi secchi, egli rispose. "Il secchio di riso è per poter vivere, quello di fiori è per avere una ragione per cui vivere"
E così è l`arte: ci dà una ragione per la quale vivere.