Paolo De Berardinis

Ho 52 anni, dettaglio non trascurabile. Intendendo con questo che ho raggiunto una certa maturità che mi permette di essere paziente, tranquillo e determinato al tempo stesso. Questa la ritengo una caratteristica fondamentale per potersi permettere il lusso di dire. "Posso insegnare". Non è semplice rapportarsi con le generazioni a volte molto più giovani di se. La competenza la ho in diverse materie, ma quella senza un buono studio di pedagogia non porta a nulla. E pur sapendo queste cose se non si ha un carattere predisposto per questo tipo di lavoro non si può andare da nessuna parte , a mio modesto avviso. Quante volte ci è capitato di dire: "quel professore è preparatissimo, ma non sa trasferire il suo sapere..ovvero...non sa insegnare? "... Io credo a tutti sia capitato questo e quel professore che, quando vede che magari qualcuno ha qualche difficoltà sarà in grado di fargli o farle capire le cose con tanta calma e pazienza..altri invece non sono pazienti e si sforzano di esserlo ma con scarsi risultati e, questi dai ragazzi saranno temuti, e spesso sono le persone che ahimè allontanano i ragazzi (più che dalla scuola) dal sapere, quindi responsabili di un gravissimo danno. E, se hanno avuto una lunga carriere, hanno tolto alla società tante potenziali persone che avrebbero potuto contribuire attivamente allo sviluppo di chissà quale cosa...beh, non credo sia poco.
Insomma insegnare è una vocazione..o la hai..oppure meglio fare un altro Mestiere, Professione...ma lavoro non lo chiamerei. È una missione, e io la voglio vivere così. Poi, io sogno , di scoprire qualche talento nella musica o nelle lingue.
Insomma non mi sto vantando o cercando più alunni che posso e infatti i soldi sono l'ultima cosa per m. Tanto se so fare un lavoro, quelli arrivano da soli, ma VIVADIO, non è il mio scopo. Ma diffondere la cultura, assolutamente necessaria per questo Paese (Italia). Si stanno perdendo troppi valori fondamentali per poterci definire ancora Esseri Umani.