Nei miei anni di insegnamento, ho capito che anche i concetti più difficili possono essere spiegati con metodi molto semplici. Contestualmente, essendo anche io una studentessa a mia volta, comprendo quali siano i problemi e gli scogli di ogni ragazzo durante il percorso scolastico.
Inoltre, a fine 2018 ho avuto l'opportunità di soggiornare all'estero per 4 mesi, in Irlanda, motivo per cui sono v...
Nei miei anni di insegnamento, ho capito che anche i concetti più difficili possono essere spiegati con metodi molto semplici. Contestualmente, essendo anche io una studentessa a mia volta, comprendo quali siano i problemi e gli scogli di ogni ragazzo durante il percorso scolastico.
Inoltre, a fine 2018 ho avuto l'opportunità di soggiornare all'estero per 4 mesi, in Irlanda, motivo per cui sono venuta a conoscenza di metodologie didattiche e di studio molto interessanti e aggiornate.
Personalmente, la metodologia che prediligo è quella che vede l'utilizzo di schemi e mappe concettuali, utili alla comprensione immediata e alla memoria visiva. Di base, fondo i miei rapporti con gli studenti in modo che siano alla pari, senza differenze tra noi, rendendo più semplici le interazioni. Inoltre, seguo spesso il metodo di autovalutazione, che permette ai miei studenti di comprendere il livello delle proprie conoscenze, eliminando ansie e paure.
Per l'insegnamento delle lingue, faccio spesso attività conversazione quotidiana tipo, ma anche lettura di libri a scelta dello studente, traduzione di testi italiano-lingua in questione (e viceversa), visione di video e svolgimento di esercizi appositi per rinforzare i concetti introdotti durante la lezione.
Per le materie come storia o letteratura (italiana o inglese), le mie lezioni si basano su una forma di "storytelling", in cui io e il mio studente ricostruiamo insieme gli avvenimenti storici o i particolari letterari in modo tale da suscitare curiosità e far fissare meglio in memoria, e con divertimento, tutti i concetti utili.
Spesso, infatti, a scuola ci si dimentica (o non si ha sempre tempo) di dedicare parte dello studio alla creatività e alla leggerezza. Per questo mi propongo di mettermi in marcia su questo percorso e dare spazio alla conoscenza e all'ingegno come meglio posso.
Roberta Cecchi
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