Credo che il modo migliore per aiutare nello svolgimento dei compiti sia non presentarli come qualcosa di obbligato e noioso, bensì tentare di renderli interessanti per l'alunno, tramite anche giochi di parole, piccole "sfide" personali (ad es. ricordarsi tutte le capitali delle regioni) e così via.
Per materie umanistiche come italiano, storia, geografia, in cui bisogna ricordare a livello teor...
Credo che il modo migliore per aiutare nello svolgimento dei compiti sia non presentarli come qualcosa di obbligato e noioso, bensì tentare di renderli interessanti per l'alunno, tramite anche giochi di parole, piccole "sfide" personali (ad es. ricordarsi tutte le capitali delle regioni) e così via.
Per materie umanistiche come italiano, storia, geografia, in cui bisogna ricordare a livello teorico ciò che è stato insegnato, punto molto sulla ripetizione degli argomenti, che è anche utile per trovare eventuali problematiche, come argomenti non capiti, ma soprattutto è fondamentale per interiorizzare i concetti, rendendogli propri.
Per materie più pratiche, come la matematica, invece, è fondamentale l'esercizio, anche quotidiano, per imparare poi a fare i calcoli e le operazioni più velocemente.
Per quanto riguarda l'inglese, invece, credo sia fondamentale dare spazio allo speaking, cosa che a scuola accade raramente, dato che solo tramite quello ci si può "fare l'orecchio" e interiorizzare le strutture linguistiche.
A livello di esperienze precedenti, ho dato per diversi anni ripetizioni a Trieste di inglese, matematica e italiano a ragazzi di medie e primi anni delle superiori. Mi trovo molto bene, però, anche con bambini di età inferiore. Ovviamente le tecniche e metodologie di apprendimento sono differenti per ogni età.
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