Sara

Le mie lezioni si basano principalmente sulle capacità di chi ho di fronte: il mio lavoro si plasmerà totalmente allo studente, alle sue esigenze, atto a estrapolare il meglio di ognuno.

Il mio metodo è differente per ogni studente: miro a comprendere le problematiche, le lacune, le difficoltà che incontrano a trattare la mia materia.

La filosofia ha la capacità di aprire le vedute, stimolare la concentrazione e insegna a pensare: io sosterrò lo studente a sviluppare ogni punto sopra citato, andando a fondo, non puntando solo sul voto finale di un esame o di una interrogazione.

La filosofia nutre, e ogni studente dovrebbe prenderne il buono.

Una volta conosciuto chi ho dinanzi, si comincia -insieme, come una squadra- a delineare la forma migliore per apprendere la filosofia: discorsi con macro sequenze, micro sequenze, riassunti, schemi, comprensione dei testi, esercizi che ne stimolino l'apprendimento.

Apprendere significa fare propria un'idea, un insegnamento, una metodologia, un pensiero; fare propria la filosofia, invece, imparare a navigare in questa materia apparentemente ostile e profondamente intensa: questo è il mio obiettivo.

Quello che desidero è che gli studenti smettano di pensare che la filosofia "non serve a niente"; vorrei che facciano propria la massima aristotelica che recita: «la Filosofia non serve a niente, dirai, ma proprio perché priva del legame di servitù è il sapere più nobile».

Severino Boezio sottolineava quanto "donna Filosofia" fosse la sua Nutrice: anche io, da docente, vorrei nutrire i ragazzi e renderli liberi: liberi di pensare attraverso la filosofia e la sua sapienza!