Sara Benedetti

Ho due lauree in Lingue e Letterature Straniere e conosco sulla mia pelle quali siano le difficoltà che uno studente incontra quando deve imparare una seconda o una terza lingua. Difficoltà che, tuttavia, non sono insormontabili, basta trovare l'approccio che fa per te. Ci sono persone che preferiscono un approccio grammaticale-traduttivo, con un focus sulle strutture grammaticali della lingua di arrivo, e chi preferisce un metodo più induttivo, attraverso la pratica di listening, oral comprehension, speaking e pronunciation. Qualsiasi sia il metodo che ritieni adeguato per te, la pratica, preferibilmente giornaliera, è una costante indispensabile per consolidare le conoscenze che apprendi di lezione in lezione e per arricchire il tuo vocabolario. L'aspetto più importante che uno studente deve sempre tenere a mente è che non può e non deve aver paura di sbagliare! Quando si impara una lingua è fisiologico fare degli errori. Quando si parla una lingua straniera, il focus è la comunicazione: l'importante è far capire al tuo interlocutore il messaggio che vuoi trasmettere.
Ritengo che per imparare una lingua il metodo migliore sia parlare dei temi, degli argomenti, delle aree di interesse dello studente (ad esempio musica, cinema, sport, letteratura, podcast).
Personalmente, prediligo lezioni dinamiche, dove la componente dialogica con lo studente è parte integrante della lezione.
La fatica che provi sarà decisamente ripagata quando riuscirai a dialogare con un madre lingua in tutte le situazioni comunicative (dal bar all'azienda). Non temere, la parte più difficile è sempre iniziare! Giorno dopo giorno, lezione dopo lezione, potrai constatare i tuoi miglioramenti.