Mettiamo le carte in tavola: io non sono un insegnante.
Non è il mio mestiere. Non ho la pretesa di rivoluzionare metodi di studio, di rendere macchine da guerra o promesse da guru varie. Anche perchè so per esperienza che questi atteggiamenti non funzionano.
Al liceo ho preso tantissime ripetizioni, un po' in tutto: latino, greco, fisica, matematica... Tra tutti i miei ripetitori due, di matema...
Mettiamo le carte in tavola: io non sono un insegnante.
Non è il mio mestiere. Non ho la pretesa di rivoluzionare metodi di studio, di rendere macchine da guerra o promesse da guru varie. Anche perchè so per esperienza che questi atteggiamenti non funzionano.
Al liceo ho preso tantissime ripetizioni, un po' in tutto: latino, greco, fisica, matematica... Tra tutti i miei ripetitori due, di matematica, mi sono rimasti impressi per i loro metodi opposti. Il primo voleva "rifondare l'approccio di Saverio alla matematica", mi dava compiti ulteriori e si arrabbiava quando non li facevo. A me fondamentalmente interessavano quattro cose nella vita: J-Ax, l'Inter, la figa e giocare al computer. Era ovvio che tra di noi non poteva funzionare. Il secondo prof è stato il miglior ripetitore che abbia avuto. Per quale motivo? Perchè puntava a farmi capire veramente le cose: era paziente, faceva gli esempi idioti di cui avevo bisogno, mi spiegava le idee e la storia dietro quei numeri così astrusi.
Ecco, il mio metodo di insegnamento è questo. Trattare le materie umanistiche come cose interessanti. Non come nozioni su un libro da imparare a memoria. Quindi la mia prima preoccupazione è conoscere chi ho davanti, e poi trasmettergli entusiasmo, fargli finire la lezione ancora incollato al libro.
Sia chiaro: lo studio duro ci vuole. Gli obiettivi si raggiungono solo con l'impegno, è così che si scopre la bellezza delle cose. Non voglio perdere tempo con chi non ha abbastanza carattere per mettersi in gioco.
Questo è quello che offro, se lo stai cercando contattami.
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