Selvaggia Puppo

Amo interagire con i miei studenti a seconda delle loro abilità personali, ma soprattutto dei loro interessi. Rendere una lezione dinamica ed interessante è migliore del fermarsi alla teoria. Raccontare le passioni di una lingua e delle culture ad essa legate rende lo studio curioso e stimolante. Partire dalla musica per apprendere una lingua è il metodo che prediligo, soprattutto in un momento difficile come quello che stiamo vivendo nell'ultimo anno. Riuscire a scoprire le realtà attraverso la fantasia sembra assurdo eppure è il modo più semplice e direi alquanto piacevole per un approccio con ciò che sembra lontano anni luce da noi. Questo modo di applicare le regole allo studio di una nuova lingua, permette di avere piena consapevolezza anche della comunicazione nella sua totalità, conducendo l'essere umano a raggiungere una svariata moltitudine di modi di dire e di fare pur avendo la padronanza di poche parole. La cosa fondamentale è non pensare nella propria lingua madre ma avere il ricordo anche solo iniziale, dei modi di dire della nuova lingua. Questo permette al cervello di immagazzinare automaticamente regole senza però pensare sia una forma di studio, ecco perché partire dagli interessi di ciascun individuo rende tutto molto più semplice ed entusiasmante.
Concludo dunque dicendo che non ci può essere un solo ed unico metodo per imparare una lingua nuova e sconosciuta, ma solo essere in grado di dare a ciascuno gli strumenti più adeguati alle proprie abilità.
Non stare troppo a riflettere, prova un'esperienza nuova e poi paragonala