Sono una persona molto attiva e dinamica e mi piace sopratutto tirare fuori il meglio dalle persone. Mi riconoscono (e mi riconosco) una grande empatia e questo aspetto caratteriale mi ha aiutato tanto nella vita. Ho conseguito due lauree nella mia vita, la prima in Medicina e Chirurgia e la seconda in Scienze della Comunicazione, e in entrambi i percorsi ricordo bene le sensazioni, le gioie, le...
Sono una persona molto attiva e dinamica e mi piace sopratutto tirare fuori il meglio dalle persone. Mi riconoscono (e mi riconosco) una grande empatia e questo aspetto caratteriale mi ha aiutato tanto nella vita. Ho conseguito due lauree nella mia vita, la prima in Medicina e Chirurgia e la seconda in Scienze della Comunicazione, e in entrambi i percorsi ricordo bene le sensazioni, le gioie, le difficoltà, le paure e le angosce che uno studente sente durante il proprio percorso. Quello che ho scoperto è che molto spesso gli studenti hanno bisogno di sentirsi capiti e ascoltati e sopratutto indirizzati verso una metodologia giusta, che non è mai uguale per tutti, ma è la propria. All'alunno non serve sentirsi perennemente giudicato dagli altri, dai genitori, dai professori, dagli insegnanti di ripetizione, dai parenti o dagli stessi compagni. Serve essere stimolato e rinforzato secondo le proprie qualità e le proprie capacità. Questo non significa che sia tutto dovuto e che il percorso vada incontro a ottimi risultati certi. Tutt'altro! Ogni percorso ha bisogno di impegno, disciplina, correttezza, concentrazione e sopratutto la consapevolezza che nella vita le cose si ottengono con i sacrifici. Certo non mancheranno i momenti di svago, di battute, di risate e di comprensione ma non dovrà mancare la fiducia reciproca e il rispetto per gli impegni presi. Facciamo un colloquio conoscitivo e cerchiamo di capire di cosa ha bisogno lo studente.
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