Stefano Guerrieri

Sono nato a Torino e diplomato all’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica Silvio d’Amico di Roma nel 2015. Ho studiato presso La Valigia dell’attore con Pierfrancesco Favino, alla Biennale College con Declan Donnellan, al Centro teatrale Santa Cristina con Fausto Russo Alesi e presso Casa degli Artisti di Parma. Ho lavorato in teatro con Fausto Russo Alesi, Paolo Pierobon, Pierpaolo Sepe, Matteo Tarasco, Max Farau, Giacomo Giuntini, Leo Muscato, Veronica Cruciani, Nicoletta Robello, Paolo Costantini, Alessandra Fallucchi, Gianluigi Fogacci e Lorenzo Collalti.
Al cinema e in televisione con Rolando Ravello, Giacomo Campiotti, Riccardo Donna, Cosimo Alemà , Gianluca Tavarelli e Ludovico Di Martino
Registro audiolibri con Emons, Librivivi ed altri.

Riguardo la lezione

Ogni essere umano è unico e diverso dagli altri. Ti propongo un percorso in cui individuare e riconoscere quelli che sono i tuoi punti di forza e gli elementi che ti rendono l’uman* che sei oggi. Capire i tuoi percorsi di ragionamento partendo da una scena o da un monologo ed esplorare l’emotività che quel testo evoca in te. Deve essere un percorso “di pancia” guidato da domande logiche che ci faremo interrogati da quel testo in modo da liberare l’immaginazione. Sulla base dell’esperienza lavorativa di questi anni credo che viviamo un periodo storico in cui esiste una pluralità di linguaggi in cui a volte come attor* si viene investit* e ci si perde. Penso sia molto importante arrivare a conoscere se stess* per far sì che quel personaggio venga interpretato nel tuo modo , unico. Nessun altr* lo farebbe così. Una volta consolidato questo “strato” , se si vuole o se ci si trova nella situazione di doverlo fare, si può iniziare ad aggiungere altri strati. Credo nell’allenamento quindi è previsto un lavoro che farai autonomamente. Sarebbe bello per me sentirmi dire “credo di aver preso quello che potevi darmi, ora vado da sol* a seguire un altro percorso”. Riuscire a diventare autonom*, creativ* e capaci di scelte in modo da DIVERTIRSI e poter arrivare a fare tutto il possibile fin dove arrivano le nostre possibilità perché poi da lì intervengono le scelte altrui e su di quelle non abbiamo potere. “Divertirsi” sempre, anche se sotto pressione.