Tommaso Lo Russo

Nel corso dei miei studi ho avuto modo di frequentare sia testi di filosofia sia di letteratura. Interesse, il mio, che ho riconosciuto solo alla fine del percorso delle scuole superiori. Ecco perché credo che sia importante che l'alunno abbia il tempo necessario per confrontarsi con l'autore e con il testo e che non sia solo il voto ad essere importante. Detto altrimenti è necessario che lo studente sia la centro dell'attenzione e non la materia che egli deve studiare. Per questo motivo, di solito, tendo a strutturare le lezioni in modo dinamico, al fine di interagire con lo studente, facendolo sentire coinvolto. È importante ritrovare interesse per la materia che si deve studiare (per quanto questo possa suonare strano), dal momento che qualcosa di rilevante – per quanto nascosto sia – è sempre presente. La questione sta nel risuonare con la materia che è oggetto di studio o con lo specifico autore. Non tutto piace e non tutto interessa ed è giusto che sia così, ma è importante trovare la bellezza in ogni argomento di studio. Con questo in mente è possibile, e con la dovuta calma, è possibile strutturare un programma condiviso e coerente al fine di ottenere quelli che sono i risultati necessari.
In sintesi, si tratta di lezioni frontali che prevedono una prima parte in cui viene verificata la preparazione dell'alunno circa la materia oggetto di interesse; in secondo luogo si realizza una lezione dinamica, che prende le mosse proprio sulle conoscenze già note allo studente.