Il mio approccio all’insegnamento dell’inglese nasce dall’idea che una lingua non vada solo studiata, ma anche vissuta con entusiasmo. Credo che imparare debba essere un percorso non soltanto utile ed efficace, ma anche piacevole, stimolante e motivante, soprattutto quando si tratta di bambini e ragazzi. Quando lo studio diventa un’esperienza positiva, i progressi arrivano più velocemente e con m...
Il mio approccio all’insegnamento dell’inglese nasce dall’idea che una lingua non vada solo studiata, ma anche vissuta con entusiasmo. Credo che imparare debba essere un percorso non soltanto utile ed efficace, ma anche piacevole, stimolante e motivante, soprattutto quando si tratta di bambini e ragazzi. Quando lo studio diventa un’esperienza positiva, i progressi arrivano più velocemente e con maggiore naturalezza.
Ogni studente è diverso: c’è chi è più portato per la grammatica, chi preferisce la conversazione, chi impara meglio con le immagini o con la musica. Per questo motivo il mio metodo è sempre personalizzato e costruito in base alle passioni e alle necessità di ciascun alunno. Con i bambini più piccoli, ad esempio, do molto spazio al gioco come strumento di apprendimento: canzoni, attività creative, giochi di ruolo e momenti di gruppo rendono l’inglese più divertente e naturale. In questo modo imparano senza sentirlo come un peso, collegando la lingua a emozioni e ricordi positivi.
Con i ragazzi più grandi e gli adolescenti il lavoro cambia: l’attenzione si sposta sul consolidamento della grammatica, sulla comprensione dei testi, sull’ascolto e sulla conversazione. Anche in questo caso, però, scelgo sempre argomenti vicini ai loro interessi, per mantenere alta la motivazione. È importante sottolineare che, se lo scopo principale delle lezioni è portare a termine i compiti assegnati a scuola, seguo fedelmente il metodo dell’insegnante senza introdurre variazioni, a meno che non venga espressamente richiesto. In questo modo lo studente resta allineato con il programma scolastico e riesce a raggiungere gli obiettivi richiesti in classe.
Il mio obiettivo non è solo insegnare la lingua, ma anche aiutare i ragazzi a sviluppare fiducia in se stessi e curiosità verso l’apprendimento. L’inglese diventa così non soltanto una materia da studiare, ma una risorsa preziosa per la loro crescita personale e per il loro futuro
Per saperne di più
Vedi meno