Fin dalle scuole superiori mi trovavo tutti i pomeriggi con alcuni compagni di scuola a fare i compiti di matematica ed economia aziendale. Mi piaceva ragionare in gruppo e coordinare i ragionamenti che facevamo insieme. Da qui ho iniziato a capire giorno dopo giorno quanto amassi aiutare e spiegare agli altri i concetti che avevo appreso e su cui altri riscontravano maggiori difficoltà.
A partir...
Fin dalle scuole superiori mi trovavo tutti i pomeriggi con alcuni compagni di scuola a fare i compiti di matematica ed economia aziendale. Mi piaceva ragionare in gruppo e coordinare i ragionamenti che facevamo insieme. Da qui ho iniziato a capire giorno dopo giorno quanto amassi aiutare e spiegare agli altri i concetti che avevo appreso e su cui altri riscontravano maggiori difficoltà.
A partire dal primo anno di università ho iniziato a dare ripetizioni a studenti delle scuole superiori e in seguito anche a studenti universitari. Ho adottato fin da subito un approccio molto pragmatico e ricco di esempi per favorire l'apprendimento, la curiosità e l'interesse verso la materia. Inoltre, da persona tendenzialmente timida e introversa, comprendo molto bene l'insicurezza dei ragazzi, la paura di sentirsi "stupidi", inadeguati o non all'altezza di un compito. Per questo motivo ho da sempre cercato di allentare l'ansia da prestazione dei ragazzi, incoraggiandoli durante le nostre lezioni e favorendo un clima di informalità e serenità in cui ragionare insieme.
Questo mi ha infine portato a svolgere incarichi accademici di tutorato per gli studenti dei corsi di laurea triennale, magistrale e dottorato. Ho svolto diverse esercitazioni dedicate allo svolgimento di esercizi di matematica generale, finanziaria e microeconomia. Questo nuovo tipo di esperienza mi ha ulteriormente arricchito e insegnato come approcciarmi all'insegnamento verso gruppi molto più ampi.
Mi approccio agli studenti in funzione dei propri bisogni didattici. Adotto tipicamente due metodi alternativi:
1) Partendo dalla teoria, spiegandone gli elementi chiave e discutendone insieme. Questo è il punto di partenza per distinguere ciò che è indispensabile sapere da ciò che è meno importante. Il mio obiettivo è dare gli strumenti per essere autonomi nello svolgimento degli esercizi, scoraggiando un apprendimento meccanico e mnemonico.
2) Partendo dagli esercizi, se la parte teorica è sufficientemente solida. In questo caso propogo di svolgerli insieme, come con un amico o un compagno di scuola. Questo mi permette di capire meglio le difficoltà sperimentate e affrontarle insieme.
Mi rivolgo prevalentemente a ragazzi delle scuole superiori e a studenti universitari.
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