Come si forma il plurale dei sostantivi maschili e femminili in italiano?

Paola 40 risposte
Salve, non capisco perché ci sono tanti modi diversi di terminare la stessa parola (il, la gli, ecc...) grazie!
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Francesca
Di solito i plurali dei sostantivi maschili finiscono in "i", mentre quelli femminili in "e". Ci sono però parole italiane che derivano dal latino il cui plurale finisce in "a" ad esempio: curriculum al plurale diventa curricola.
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Generalmente cambiando la desinenza da O a I per il maschile e da A a E per il femminile
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Nella maggior parte dei casi, i sostantivi formano il plurale cambiando la desinenza del singolare. Ci sono tre classi di sostantivi: – prima classe: i nomi che al singolare terminano in -a formano il plurale in -i se sono maschili, in -e se sono femminili – seconda classe: i nomi maschili e femminili che al singolare terminano in -o formano il plurale in i – terza classe: i nomi maschili e femminili che al singolare terminano in -e formano il plurale in i
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Chiara
Cambiando la desinenza del singolare
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Se sai già parlare italiano immagino che è per approfondirlo che fai queste domande. La domanda che hai fatto è confusa, già il, la e gli sono aggettivi cioè si mettono davanti a un nome di cui si può definire la qualità e fra questi c'è "gli"che è al plurale e maschile perché il nome di cui si vuole definire la qualità è maschile ed al plurale. Anche in inglese si dice my father's house is beautiful. Si usano quando sei preciso su quello che vuoi dire e dunque vuoi definirne la qualità! Ovvio che devi analizzare in automatico il genere ed il numero del nome che è un carattere base nella lingua cioè per la frase. Sono certo che avrai capito che so un sacco di cose che gli altri non sanno se sarai stato abbastanza attento. Se non era la tua domanda, falla più precisa con gli indizi che ho dato sopra.
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Giovanni Minuto
Hai fatto una piccola confusione quano hai scritto che il, la, gli... sono aggettivi. Sono articoli ma se dobbiamo scrivere una risposta sugli articoli questa è un'altra storia
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Mi scusi, ma il la gli non sono aggettivi, bensì articoli determinativi La: art. detrrminativo femminile singolare Le: art. determinativo femminile plurale Lo: art. determinativo maschile singolare Gli - I: articoli determinativi maschili plurali
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Nella maggior parte dei casi, i nomi formano il plurale cambiando la desinenza del singolare.
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Loredana
"Ciao" in italiano significa sia "ciao" che "arrivederci" perché è un termine informale e versatile che può essere usato sia per salutare qualcuno che per congedarsi da lui…,
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Loredana
Il plurale dei sostantivi maschili in italiano si forma aggiungendo la desinenza "-i" alla fine della parola, mentre il plurale dei sostantivi femminili si forma aggiungendo la desinenza "-e"…
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A ed E terminano i sostantivi femminili nelle forme singolare e plurale, Es: la mammA ( quando è una sola) le mammE (quando sono più di una). Stessa cosa per i sostantivi maschili che terminano per O/E ed I nelle forme singolare e plurale, Es Faro/Fari Mare/Mari
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L'italiano è una lingua ricca di eccezioni. Una per tutte per esempio è il femminile LA RADIO che termina in O e che al plurale rimane invariato. La lingua è una struttura viva e si trasforma a seconda delle origini (latino o altro) e anche dei parlanti.
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Sara
Buonasera, Quelli che hai riportato fra le parentesi , sono articoli . Che determinano il genere del nome che gli segue . -articoli determinativi : IL per nomi maschili che iniziano con consonante ( il bicchiere ) I per i plurali LO per nomi maschili che iniziano per “gn “ “ps” “z” “ s+ consonante” ( lo gnomo , lo zaino , lo psicologo , lo scuolabus) Al plurale si usa GLI ( gli gnomi , gli zaini , gli scuolabus ) Per i nomi maschili che iniziano per vocale , anziché LO, si usa la forma contratta L’ ( l’albero , l’albergo ) LA per nomi femminili Poi vi sono gli articoli indeterminativi UN si usa con tutti i sostantivi che iniziano per consonante o vocale ( un quaderno ,, un libro, un albero ) Plurale DEI ( dei quaderni , dei libri ) Plurale per parole che iniziano con vocale DEGLI ( degli alberi ) UNo per quei sostantivi che iniziano per Gn , ps , z , s +consonante ( uno zio , uno scafo ) Plurale DEGLI ( degli gnomi , degli zii , degli scafi ) Femminile UNA , quando la parola inizia per consonante ( una donna , una ragazza ) Plurale DELLE ( delle donne , delle ragazze ) Femminile con iniziale vocale UN’ ( un’ amica, un’anatra ) Plurale DELLE ( delle amiche, delle anatre )
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Marta Pulixi
Insegnante Top
Immagina che i sostantivi maschili e femminili si radunino in una festa linguistica per formare il loro plurale. I maschili, fieri e forti, aggiungono spesso una “i” o una “i” alla fine del loro nome, mentre le femminili, più eleganti e sinuose, preferiscono spesso adornarsi con una “e” o una “i” al termine della parola. È una danza delle lettere che trasforma il singolare in un coro plurale, colorando la lingua italiana con una varietà di suoni e forme.
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Il plurale per i sostantivi maschili solitamente si forma sostituendo la lettera -o finale con la lettera -i , ad esempio : tavolo (sostantivo singolare maschile )=> tavoli (sostantivo plurale maschile ). Per i sostantivi femminili il plurale si forma sostituendo la lettera -a finale con la lettera -e , ad esempio: sedia => sedie
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Buonasera! Il plurale dei sostantivi maschili e femminili in italiano si forma seguendo delle regole specifiche: Maschili singolari terminanti in -o: Il plurale si forma sostituendo la -o con -i (ragazzo → ragazzi) Maschili singolari terminanti in -e: Il plurale può variare. Alcuni sostantivi terminanti in -e formano il plurale aggiungendo -i, altri non cambiano (amico → amici), sport (singolare e plurale). Maschili singolari terminanti in -a: Generalmente sono sostantivi prestiti e formano il plurale con -i (poeta → poeti) Maschili singolari terminanti in -ista: Il plurale si forma sostituendo la -a con -i (artista → artisti) Maschili singolari terminanti in -io: Il plurale si forma sostituendo -io con -i. (zio → zii). Femminili singolari terminanti in -a: Il plurale si forma sostituendo la -a con -e (ragazza → ragazze) Femminili singolari terminanti in -trice: Il plurale si forma sostituendo -trice con -trici (attrice → attrici) Femminili singolari terminanti in -e: Il plurale generalmente si forma aggiungendo -i (chiave → chiavi)
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Alessandra
ciao, perchè gli articoli si dividono in maschili e femminili e ognuno di essi ha il plurale .
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Chiara
Insegnante Top
In italiano il plurale si forma cambiando la desinenza del singolare, ossia l’elemento variabile che si trova alla fine di ogni parola e che indica genere e numero nei nomi; modo, tempo e persona nei verbi. ESEMPI: Il plurale del sostantivo singolare “uomo” è “uomini”. Il plurale del sostantivo singolare “uovo” è “uova” (maschile al singolare, femminile al plurale). Il sostantivo femminile “mano” al plurale è “mani”.
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I pulrali maschili finiscono in i Mentre quelli femminili finiscono in e
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Maria Paola Badini
Il è un articolo determinativo maschile singolare, la è un articolo determinativo femminile singolare, gli è un articolo determinativo maschile plurale. L'articolo determinativo indica con precisione qualcosa o qualcuno mentre l'articolo indeterminativo un/ uno/ una ( non c'è il plurale) stanno a indicare genericamente qualcosa o qualcuno. Se uno dice 'il cane,' intende indicare quel cane preciso, ma se dice ' un cane' parla di un cane qualsiasi. Gli articoli determinativi, contrariamente agli articoli indeterminativi, hanno anche il plurale : le per i femminile, gli e i per il maschile a seconda se la parola che segue inizi per vocale o consonante: gli uomini/ i cani. Ma se la parola che segue inizia per st/ str/sc/sch si usa l'articolo gli: gli stadi, gli stranieri,, gli scienziati, gli schienali
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Marialuisa
La desinenza della postilla definisce se è singolare, plurale, maschile o femminile.
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Paola Perina
Insegnante Top
Ciao, generalmente le parole maschili che terminano in “o”, al plurale finiscono in “i” (gatto - gatti, letto - letti). Le parole femminili che finiscono in “a” generalmente finiscono in “e” (sedia - sedie, pila - pile, lampadina - lampadine). A queste regole ci sono le eccezioni - maschili, per esempio: uovo al plurale diventa uova e non uovi, dito diventa dita e non diti. Poi ci sono parole che finiscono in “e” e al plurale finiscono in “i” (piede - piedi).
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Bartoloemo Florio
Insegnante Top
L’ italiano, derivando dal fiorentino scritto e parlato,purtroppo strutturalmente è molto complesso,per comprendere il perché di queste finali,dobbiamo analizzare parola per parola e non solo la stessa che cattura la tua attenzione,infatti in italiano L ‘AGGETTIVO e il sostantivo, devono necessariamente concordare in genere e numero(singolare o plurale/maschile e femminile), una volta trovato il verbo,esattamente come accade con il latino,si riesce a risalire al sostantivo del verbo,al suo AGGETTIVO, e a eventuali subordinate. Questo é un argomento molto interessante, se ne potrebbe parlare per ore,anche perché capendo la storia della nostra lingua, si risponde a molte domande,rendendo così decisamente più facile l apprendimento della lingua. In conclusione possiamo dire che se un aggettivo è plurale ,il sostantivo (che sarebbe un nome) sarà plurale, e se il nome sarà femminile il suo aggettivo sarà femminile come il nome. Es: LA casA è bella. /LE casE sono belle./IL lettO è comodo./ I lettI sono comodi. Come si può vedere, anche il verbo concorda sempre nel numero! Ma non nel genere,visto che il verbo é neutro(ovvero non ha maschile e femminile.) Tranne in alcuni casi,con i pronomi allocutivi. Ipotizzando che i soggetti siano tutti al femminile,il verbo si porta al femminile, ma ciò non è sempre possibile. Es Maria e Chiara sono andate al mare./ Antonio e Luca sono andati al mare. Generalmente quando c’è L ausiliare si può concordare,altrimenti spesso è neutro il verbo, ma si accorderà l aggettivo. Ci vuole impegno e tempo per analizzare al meglio questo argomento. Però sarei felice di farlo!
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L’articolo in italiano cambia a seconda se la parola è maschile/ femminile - singolare/plurale. Per esempio: 1) tavolo (è una parola maschile) Quindi: Il tavolo (al singolare) Al plurale: i tavoli 2) penna ( è una parola femminile) Quindi: la penna (al singolare) Al plurale: le penne Ma in italiano LE Parole che iniziano con VOCALE (A-E-I-O-U) Cambiano il ~> l’ (albero= l’albero) al plurale (gli alberi) la ~> l’ (arancia=l’arancia) al plurale le arance Si usa LO con i nomi maschili che iniziano con: z (zio, zaino, ecc.) : lo zio, lo zaino X (xilofono, ecc.): lo xilofono Y (yogurt, yoga,ecc.): lo yogurt Pn (pneumatico, ecc.): lo pneumatico Ps (psicologo,ecc.): lo psicologo S+consonante (studente, spazzolino, scatolo, ecc.): lo studente, lo spazzolino. Lo scatolo Al plurale diventa GLI Gli zii Gli xilofoni Gli studenti Ecc.
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Ciao! In italiano, la formazione del plurale dei sostantivi/nomi dipende dalla loro lettera finale e dal genere. Ecco una guida generale: Sostantivi Maschili: Se terminano in -o, cambiano in -i al plurale (es. libro → libri). Se terminano in -e, il plurale rimane invariato (es. cane → cane). Alcuni hanno forme irregolari al plurale (es. uomo → uomini). Sostantivi Femminili Se terminano in -a, cambiano in -e al plurale (es. casa → case). Se terminano in -e, spesso il plurale rimane invariato (es. notte → notte). Alcuni hanno forme irregolari al plurale (es. mano → mani).
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Le distinzioni riguardano le terminazioni diverse per gli articoli (il, la, gli, le) servono a specificare il genere e il numero del sostantivo a cui si accompagnano. Ad esempio: Singolare maschile: il gatto Singolare femminile: la gatta Plurale maschile: i gatti Plurale femminile: le gatte
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Ciao! In italiano, la formazione del plurale dei sostantivi/nomi dipende dalla loro lettera finale e dal genere. Ecco una guida generale: Sostantivi Maschili: Se terminano in -o, cambiano in -i al plurale (es. libro → libri). Alcuni hanno forme irregolari al plurale (es. uomo → uomini). Sostantivi Femminili Se terminano in -a, cambiano in -e al plurale (es. casa → case). Se terminano in -e, spesso il plurale rimane invariato (es. notte → notte). Alcuni hanno forme irregolari al plurale (es. mano → mani).
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Non ci sono "tanti modi diversi di terminare la stessa parola", dipende dal benere (maschile o femminile)quindi prima si individua quello e, nella maggioranza dei casi, per il maschile il plurale è in - i, per il femminile in - è. Poi ci sono le eccezioni, ma vanno viste singolarmente
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Mi scuso per la precedente risposta, dove compare una "è" , accentata, ma a sproposito, perché inserita dal correttore automatico: una mia svista...il plurale per i nomi femminili in - a al singolare è - e al plurale, nella maggior parte dei casi.
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I modi diversi vengono dal fatto che una parola indica un genere diverso a seconda che ci si riferisca a un oggetto o soggetto maschile o a uno femminile. Se il sostantivo è femminile, il plurale terminerà in -e (farfallA → farfallE). Se invece il sostantivo è maschile terminerà in -i (amicO → amicI). Alcuni sostantivi presentano una forma maschile per il singolare ed una femminile al plurale, come nel caso di alcune parti del corpo: GinocchiO → GinocchiA DitO → DitA etc; questi sostantivi vanno ricordati a memoria perché sono casi particolari.
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Ciao. Ad esempio: Plurale di "casa" è "case". LA CASA : singolare; LE CASE: plurale. Altro esempio: "Il vestito": singolare, "i vestiti" : plurale; Altro esempio: "il quaderno" è singolare, "i quaderni" è plurale; Ultimo esempio: "l'orologio" è singolare, "gli orologi" è plurale. IL, LO, LA sono articoli determinativi che si mettono davanti a sostantivi (nomi di cosa) al singolare; LE è GLI articoli determinativi che si mettono davanti a sostantivi al plurale.
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Norma Beatriz Seri
Questo che domani sono gli articoli determinativi. I maschile singolari sono IL, LO, L' che al plurale diventano I, GLI, GLI. Dopo i femminili sono LA, L' , che al plurale diventano tutti e due LE
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Maria Galasso
Insegnante Top
I nomi maschili al plurale finiscono in" i "e possono essere preceduti da 2 articoli ( i oppure gli)" i "si usa quando il nome comincia per consonante , "gli " quando comincia per vocale. Al femminile i nomi al plurale finiscono in " e" e sono preceduti dall'articolo "le"
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Maria Galasso
Insegnante Top
I sostantivi maschili che cominciano con 2 consonanti ( sb sc sd sf sg sl sm sn sp sq sr st sv ) al singolare hanno l'articolo "lo" e al plurale "gli". I sostantivi femminili, invece, che cominciano con gli stessi gruppi di lettere, al singolare hanno l'articolo "la" e al plurale "le".
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Salve Paola Il plurale dei sostantivi in italiano indica un cambiamento di numero da “uno”si passa a “più di uno”. Pertanto il plurale si forma cambiando la desinenza del singolare ossia l’elemento variabile che si trova alla fine di ogni parola e ne indica il genere e il numero.
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