Lezioni Private su Netflix: perché film e serie turche hanno così tanto successo

Le lezioni private non sono più solo le sessioni di aiuto compiti e ripetizioni che fai con il tuo insegnante di matematica o di inglese nei pomeriggi. Ora, “Lezioni Private” è anche il titolo di una commedia romantica turca che segue la storia di Azra, un insegnante privata che aiuta le ragazze adolescenti a realizzare i loro desideri, spesso non legati agli studi. La trama segue il percorso di Hande, una ragazza timida e introversa che chiede aiuto ad Azra per conquistare il suo amore. Nel frattempo, anche Azra si innamora del suo nuovo vicino di casa, Burak. Il film si basa su cliché del genere romantico, come la trasformazione della persona che si sente emarginata grazie all'aiuto del protagonista, e l'importanza di cambiare per trovare l'amore. 

È ormai innegabile che le serie televisive turche hanno conquistato uno spazio speciale di tantissimi telespettatori in tutto il mondo, perciò vorremmo approfittare dell’uscita del film per fare un piccolo excursus nella storia del cinema turco. Esploreremo un poco le sue origini, i film e i registi turchi più conosciuti e vi suggeriremo anche qualche saggio da leggere nel caso vogliate ulteriormente approfondire l’argomento. Magari sarà il primo passo per iniziare a seguire delle lezioni di cinema o delle lezioni di fotografia. E se invece siete insegnanti online o insegnanti privati di materie affini al grande schermo, potreste usare questi spunti per i vostri studenti.

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Negli ultimi anni, film e serie televisive turche hanno guadagnato una notevole popolarità in tutto il mondo. Ci sono diversi motivi per cui questo successo si è verificato. Innanzitutto, la Turchia ha una lunga e ricca storia culturale, che offre alle produzioni turche un'ampia gamma di storie e personaggi da cui attingere. Inoltre, la televisione turca ha investito molto nella produzione di programmi di alta qualità, con attori talentuosi e sceneggiature ben scritte. Alcune serie turche come "Magnificent Century", sono state particolarmente apprezzate per la loro attenzione ai dettagli storici e alle ambientazioni spettacolari. Infine, la globalizzazione e la diffusione di piattaforme di streaming come Netflix hanno permesso a questi contenuti di raggiungere un vasto pubblico internazionale. La combinazione di una cultura ricca e variegata, la produzione di contenuti di alta qualità e la possibilità di raggiungere un pubblico globale sono i fattori chiave del successo delle serie e dei film turchi.

Tra i titoli di maggiore successo in Italia, oltre al recente film “Lezioni Private”, si possono trovare soprattutto serie televisive, tra le quali: "Cherry Season", "Happiness", "Love of my Life e Sweet Revenge", che sono state trasmesse anche sui canali Canale 5 e FoxLife. Inoltre, ci sono anche diverse serie turche disponibili su piattaforme di streaming, tra queste le serie di maggiore successo sono state "The Protector" e "Intersection".

Introduzione alla storia del cinema turco

La storia del cinema turco risale all'inizio del XX secolo, quando il primo cinema aprì a Istanbul nel 1896. Tuttavia, solo nel 1910 i cineasti turchi iniziarono a produrre i propri film. Il primo lungometraggio turco, “Casus” o "La spia" del regista Sedat Simavi, uscì nel 1917 e fu seguito da molti altri film muti.

Gli anni '50 e '60 sono considerati l'età d'oro del cinema turco, noto anche come Yeşilçam. Durante questo periodo, i registi turchi hanno prodotto centinaia di film all'anno, rendendo la Turchia una delle più grandi industrie cinematografiche del mondo. Lo Yeşilçam ha prodotto una varietà di generi, tra cui drammi, commedie e film d'azione. Molti di questi film sono diventati popolari non solo in Turchia ma anche in altri Paesi, in particolare in Medio Oriente.

L'età d'oro del cinema turco raggiunse il suo apice negli anni '60 e '70, quando i film turchi dominarono il botteghino. Durante questo periodo, i registi turchi hanno prodotto alcuni dei film più iconici della storia del cinema turco, come "L'estate arida" (di Metin Erksan e David E. Durston, 1964), “Umut” (di Yilmaz Güney, Serif Gören, 1970) e “Yol” (di Güney e Gören, 1981). Film che hanno avuto non solo successo commerciale, ma che sono stati anche acclamati dalla critica, aggiudicandosi premi e riconoscimenti nei più importanti festival internazionali del cinema.

A partire dagli anni ‘80 e soprattutto durante gli anni ‘90, l’industria cinematografica turca ha iniziato a subire alcune battute d’arresto. Da un lato a causa dell'avvento della televisione e della comparsa del videonoleggio, che hanno portato sempre meno persone a recarsi al cinema, e dall’altro a causa dell'instabilità economica e delle turbolenze politiche.

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La rinascita del cinema turco e l'impatto delle serie televisive sul mercato globale

Durante gli ultimi vent’anni abbiamo iniziato ad assistere a una vera e propria rinascita del cinema turco, con una nuova generazione di registi che ha prodotto film di alta qualità che hanno risuonato con il pubblico sia in Turchia che all'estero. Il cinema turco è tornato in auge con anche grazie a film come "C'era una volta in Anatolia", film del 2011 del regista Nuri Bilge Ceylan e premiato con il Grand Prix Speciale della Giuria durante il 64º Festival di Cannes, e "Winter Sleep", film del 2014 diretto dallo stesso regista e vincitore della Palma d’Oro al Festival di Cannes.

Anche il piccolo schermo, però, ha goduto in questi anni di grande popolarità. Le serie televisive turche, note anche come dizi, sono diventate sempre più conosciute negli ultimi anni anche fuori dai loro confini nazionali. 

Serie come "Il secolo magnifico” (dedicata alla vita di Solimano il Magnifico) e “Resurrection: Ertuğrul” (storia di un guerriero turco del XIII secolo) hanno ottenuto un enorme seguito in Medio Oriente, Asia meridionale e America Latina. Grazie al doppiaggio e all’aggiunta di sottotitoli in decine di lingue diverse, queste serie sono diventate accessibili a un pubblico globale.

Il futuro del cinema turco è promettente, con una nuova generazione di registi che si spinge oltre i confini ed esplora nuovi temi. Il cinema turco ha fatto molta strada dai suoi esordi e ha il potenziale per diventare un attore importante nell'industria cinematografica mondiale.

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I migliori registi turchi e il loro contributo all'industria cinematografica

Il cinema turco ha prodotto diversi registi di rilievo, ognuno con il suo stile unico e il suo contributo all'industria. Tra i registi più importanti figurano sicuramente il già citarp Nuri Bilge Ceylan e Semih Kaplanoğlu, vincitore dell'Orso d'Oro al Festival internazionale del cinema di Berlino per "Bal" nel 2010, acclamato anche per la fotografia impeccabile. Altri registi di rilievo sono Zeki Demirkubuz, Fatih Akın e Ferzan Özpetek.

Ferzan Özpetek è indubbiamente il regista turco che ha ottenuto maggiore successo in Italia, grazie a film che hanno riscosso feedback più che positivi tanto da parte del pubblico che della critica. Tra i suoi film più importanti possiamo citare:

• Il bagno turco (1997)
• Le fate ignoranti (2001)
• La finestra di fronte (2003)
• Saturno contro (2007)
• Mine vaganti (2010)
• Rosso Istanbul (2017)

Il cinema turco è riuscito ad affermarsi come uno dei principali attori dell'industria cinematografica mondiale. Con una nuova generazione di registi che si spinge oltre i confini ed esplora nuovi temi, il futuro del cinema turco sembra più che promettente. 

Se siete interessati ad approfondire il cinema turco, vi consigliamo di vedere alcuni dei film citati in questo articolo e potreste usarli come case studies per le vostre lezioni di cinema o di fotografia. Chissà, potreste scoprire il vostro nuovo film o regista preferito!

Risorse bibliografiche

• Gönül Dönmez-Colin, Turkish Cinema: Identity, Distance and Belonging, 2008, Reaktion Books
• Gönül Dönmez-Colin, The Routledge Dictionary of Turkish Cinema, 2013, Routledge
• Özlem Köksal, Aesthetics of Displacement: Turkey and its Minorities on Screen, 2017, Bloomsbury Academic