Ho provato io stessa quando mi sono trasferita all' Estero cosa significa avere difficoltà di linguaggio.

Ho insegnato 8 anni in tre scuole,British di Ciriè,Wall Street di Rivoli e Academy International di Torino, vivevo negli Stati Uniti dove lavoravo come Designer ma venendo in Italia e dedicandomi all' insegnamento ho scoperto
un talento che non sapevo di avere, insegnare è un 'arte, quando gli studenti ottengono risultati sono partecipe del loro entusiasmo, è stato un amico scrittore che dovendo presenziare al ritiro di un premio mi ha presentato come suo sostituto, grazie al mio lavoro di assistente vicedirettore con trattative ad alto livelli il mio inglese era forbito e la scuola accetto di inserirmi dopo un breve corso preparatorio.
Negli anni ho fatto molte esperienze diverse da lavorare con bambini a studenti universitari,corsi intensivi, corsi aziendali, ad esempio i giornalisti del giornale La Stampa,
adesso sono in là con gli anni e vorrei continuare a mettere a frutto l' esperienza che ho maturato anche se ritengo che insegnare sia una dote con cui si nasce , un'arte per la quale alcuni hanno una predisposizione naturale, insegnare, letteralmente significa segnare dentro , quindi trasfondere dalla mia mente a quella dello studente, a cui dico sempre : l'unica cosa che non posso fare è ricordare per voi!
Tutto il resto, paura di pronunciare male, perplessità , curiosità, incertezze tutto quello che si interpone fra voi e la conoscenza di quel grande strumento che è una lingua in aggiunta a quella che già possedete, tutto possiamo superarlo insieme.
Come la mia studentessa universitaria che doveva superare un esame di scritto e a che non sapevo come aiutare perché sapeva tutti i vocaboli, mi chiedevo : cosa gli manca?
Certo: la punteggiatura! La feci allenare sulla punteggiatura e poi venne con la madre a congratularsi in direzione.
Gli anni passano ma continuo a insegnare con lo stesso entusiasmo.