Alessia Covino

Salve a tutti! Mi chiamo Alessia, ho 27 anni e le lingue straniere rappresentano uno dei miei maggiori punti di forza. Approdo con grande entusiasmo su questa piattaforma, in quanto esperienze pregresse nella didattica hanno instillato in me un certo modo di pensare: perché prestabilire un’unica metodologia, quando ogni persona richiede un approccio a sé? Ho avuto l'enorme fortuna di poter confrontare attivamente le prospettive di docente e discente durante il tirocinio pre-laurea, cosa che mi ha consentito di mettere più facilmente in comunicazione questi due mondi spesso in conflitto. Certamente ogni aspetto scritto e parlato della lingua verrà curato e potenziato, con estrema disponibilità alla ripetizione e focus sulla qualità dell’apprendimento, piuttosto che sulla velocità. Preferisco difatti impostare lezioni di un'ora e mezza o due ore, in base alla mole di lavoro da svolgere ed al livello (nonché predisposizione) dell'alunno.
Di base, sostengo che l’unico metodo che si adatti ad ogni alunno sia la versatilità. Solitamente consolido l'approccio più adatto allo studente con lo studente stesso, imparando a conoscere la sua inclinazione allo studio e precarietà o meno di concentrazione. Le lezioni saranno comunque svolte in lingua inglese, ad eccezione dei principianti, con le seguenti strategie in caso di mancata comprensione:
1) traduzione immediata e ripetizione dell'intera frase
2) Contestualizzazione del termine ignoto in un contesto fraseologico già noto in lingua inglese, lasciando che lo studente ci arrivi in autonomia
3) Richiami a contesti di vita personale o interessi dell'allievo, che giungerà al significato tramite associazioni
Ognuna di queste sarà sempre seguita dalla trascrizione del nuovo materiale su un file schematico su misura, stilato dalla sottoscritta insieme all'alunno durante la lezione, che gli verrà poi inviato per una ripetizione più immediata e meno stancante.
Il mio obiettivo è quello di far percepire la lingua inglese come uno strumento cardine per il proprio futuro, un alleato invece che un ostacolo. Se non, peccando un po' d'ambizione, di farla amare ai miei studenti quanto la amo io.
Ricordatevi, cari genitori, studenti e persino insegnanti, che lo studio va concepito come un'arma da giocare a proprio favore e mai come una gabbia impediente. Ogni studente ha la potenzialità intrinseca di sfruttare la propria arma ed io intendo guidarlo nel suo percorso.
Ad maiora semper!