Anna Maria Carfi

Noi insegnanti siamo sempre alla ricerca di innovazioni, perciò, sì, è essenziale sperimentare nuove cose da aggiungere al nostro bagaglio pedagogico di stratagemmi. Ma è importante concentrarsi soprattutto sullo scopo e sull’intenzionalità e non sulla quantità. Perciò, quello che realmente conta più di “sperimentare sempre qualcosa di nuovo” è il motivo per il quale facciamo ciò che facciamo. Per questo ritengo molto utile la fattoria didattica in quanto il bambino tocca con mano la realtà che lo circonda. Esempio noi diciamo che le mele crescono in un albero. Grazie alla fattoria didattica andando in una azienda agricola l insegnante gli spiega l albero e poi gli fa raccogliere i frutti. Il bimbo di quella lenzione non dimentichera mai. Bambini devono apprendere con emozioni e soprattutto devono vedere nella figura dell insegnante una positività e professionalità. On line il bimbo riesce a percepire tutto questo se l insegnante si sa porre in modo da attirare la sua attenzione e curiosità. Un insegnante brillante e sinonimo di un futuro allievo splendido e attento. Quando un insegnante inizia una nuova unità di studio o un progetto con gli studenti, essa chiarisce lo scopo e gli obbiettivi di apprendimento e fornisce criteri espliciti su come gli studenti possano avere successo. È ideale inoltre presentare dei modelli o degli esempi agli studenti in modo che essi possano vedere in cosa consiste il prodotto finale.
Agli studenti vengono date opportunità di pianificare e organizzare, monitorare il proprio lavoro, dirigere il proprio apprendimento, e di auto-riflettere lungo il percorso. Quando forniamo agli studenti il tempo e lo spazio per essere consapevoli delle proprie conoscenze e del loro modo di pensare, la responsabilità dello studente aumenta. E la ricerca dimostra che la metacognizione può essere insegnata.
Cocludo dicendo che un insegnante deve vedere e comprendere meglio l’apprendimento attraverso gli occhi dei loro studenti solo cosi si ottengono ottimi risultati