L'insegnamento non è solo trasmissione di contenuti, date e nozioni che facilmente sfuggono via nell'arco di poco tempo...è la trasmissione di un metodo di apprendimento, della passione per la conoscenza, della fame di curiosità. Non apprendiamo tutti nello stesso modo. ecco perchè non puo' esserci un'insegnante che insegni a tutti nello stesso modo. Nella mia esperienza, con ragazzi, bambini ed...
L'insegnamento non è solo trasmissione di contenuti, date e nozioni che facilmente sfuggono via nell'arco di poco tempo...è la trasmissione di un metodo di apprendimento, della passione per la conoscenza, della fame di curiosità. Non apprendiamo tutti nello stesso modo. ecco perchè non puo' esserci un'insegnante che insegni a tutti nello stesso modo. Nella mia esperienza, con ragazzi, bambini ed adulti, glia approcci sono diversi non solo per età ma anche per necessità individuali specifiche, che, nell'arco di pochi incontri, emergono e permettono di "aggiustare il tiro".
I tempi scolastici dettano tempi di recupero, nessun dubbio. Pertanto un altro compito dell'insegnante dedicato a questa fase è quello di scegliere ciò che è necessario, distinguerlo da ciò che è accessorio, creare insomma una sorta di priorità che farà da sottoguida al programma così da portare lo studente dal punto A al punto B nei tempi prestabiliti senza perderne in qualità ed approfondimento.
Sappiamo ormai per certo che si apprende grazie all'emozione. E' mia cosa non tralasciare l'aspetto emotivo e relazionale in questo lavoro, anzi nei primi passi fatti insieme la mia maggiore attenzione è verso l'instaurazione di un rapporto fiduciario e complice con i miei allievi, perchè si fidino di me prima ancora che della mia guida. Tutte le tecniche di insegnamento e di mantenimento dell'attenzione non stanno in piedi se tra chi insegna e chi deve apprendere non si stabilisce, saldo, un rapporto di totale fiducia, nel metodo e nel merito, rispettoso anche dei tempi emozionali e delle fasi di crescita.
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