Penso che alla base di ogni lezione dovrebbe esserci una conoscenza reciproca. Credo che sia sbagliato proporre un'unica metodologia; ciò che davvero conta è sapersi adattare ai bisogni degli altri: capire, cioè, quali sono i punti deboli da migliorare e i punti di forza su cui insistere. Sono puntuale e cerco di trovare il modo migliore per rendere qualunque lezione interessante. Se non riesco a...
Penso che alla base di ogni lezione dovrebbe esserci una conoscenza reciproca. Credo che sia sbagliato proporre un'unica metodologia; ciò che davvero conta è sapersi adattare ai bisogni degli altri: capire, cioè, quali sono i punti deboli da migliorare e i punti di forza su cui insistere. Sono puntuale e cerco di trovare il modo migliore per rendere qualunque lezione interessante. Se non riesco a coinvolgere, sperimento un altro metodo e non mi arrendo. Mi piace l'idea di un insegnamento serio, preciso, ma anche funzionale e, perché no, divertente. Posso schematizzare un argomento o fare dei collegamenti per renderlo più discorsivo; la cosa principale, in ogni caso, è attenzionare quello di cui davvero lo studente ha bisogno. La mia esperienza come docente è un buon allenamento per verificare la bontà del mio metodo; le competenze studiate mi aiutano ad affrontare in maniera preparata i ragazzi con bisogni educativi speciali; la scuola, in generale, è una palestra di formazione umana perché si può entrare in contatto con una grande varietà di situazioni. Il contenuto delle lezioni è ampio e vario: dalla grammatica (con veri e propri corsi su come scrivere in modo corretto) alla letteratura (su cui sono specializzato); alla storia, dall'antica alla contemporanea, alla geografia, fisica ed umana. Per me insegnare non è un ripiego: da quando ero piccolo, è sempre stato il mio sogno. E io sono al servizio dei miei sogni