La formazione universitaria in pedagogia ha contribuito a creare in me l'idea che l'apprendimento debba avere una forma funzionalizzata e personalizzata alla persona che ne chiede il supporto.
Prediligo un carattere socratico dello studio, ovvero volto a non dare risposte preconfezionate e didascaliche ma a sollecitare in primis la riflessione dello studente.
Durante l'atto di apprendere, infatti...
La formazione universitaria in pedagogia ha contribuito a creare in me l'idea che l'apprendimento debba avere una forma funzionalizzata e personalizzata alla persona che ne chiede il supporto.
Prediligo un carattere socratico dello studio, ovvero volto a non dare risposte preconfezionate e didascaliche ma a sollecitare in primis la riflessione dello studente.
Durante l'atto di apprendere, infatti, non esiste né bene né sbagliato. L'errore è fondamentale per crescere e per sviluppare il senso critico comune ad ogni disciplina. Quasi sempre uno scarso rendimento scolastico o accademico non è per nulla dovuto ad un'immaginaria idea di intelligenza, piuttosto a una fragile autostima e/o ad un metodo obsoleto, che va rinnovato e ridefinito in riferimento agli obiettivi che si vogliono raggiungere.
Nella mia esperienza ho aiutato persone di differenti età: bambini afferenti alla scuola primaria e secondaria, come anche ragazzi della scuola superiore. Sono stata selezionata per un progetto di volontariato di una nota organizzazione, nel corso della quale ho sostenuto con successo l'apprendimento di una bambina con dislessia. Studiare con il proprio collega universitario è anche un modo per supportare lo studio dell'altro, e per imparare come affrontare le problematiche quotidiane.
Preferisco utilizzare una metodologia visiva, usare quindi mappe e creare parole-chiavi in grado di comprendere e far propria la tematica in oggetto. Tutto risiede nell'esigenza del discente: la priorità è far emergere e fortificare le qualità di ognuno, farsi amica la propria mente. Il mio obiettivo, insomma, non è semplicemente concludere quel determinato capitolo per ottenere quel determinato voto bensì rendere consapevole chi studia, in una parola: indipendente.
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